RESANA - Un tragico incidente avvenuto martedì sera sulla Statale del Santo ha portato alla morte due muratori, entrambi residenti nella Marca. I due lavoratori, Fuat Etemovski di 65 anni e Bajram Bajramoski di 52 anni, originari della Macedonia e domiciliati a Pieve del Grappa e San Zenone degli Ezzelini, stavano rientrando a casa dopo una lunga giornata di lavoro, quando sono stati coinvolti in un sinistro fatale. Francesco Orrù, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, ha commentato l'accaduto definendolo un "tragico doppio infortunio mortale sul lavoro". Secondo Orrù, l'incidente rientra nella categoria degli "infortuni in itinere", ossia quelli che si verificano mentre i lavoratori si spostano tra il luogo di lavoro e la loro abitazione. "Nei fatti, i due muratori deceduti stavano tornando a casa, probabilmente stanchi e provati dalla fatica della giornata," ha dichiarato Orrù, esprimendo la propria vicinanza alle famiglie delle vittime in questo momento di grande dolore.

Il segretario della Cisl ha sottolineato come episodi del genere pongano in evidenza una problematica che troppo spesso viene trascurata: gli incidenti mortali in itinere. Infatti, in Veneto, un infortunio mortale su tre avviene durante il tragitto casa-lavoro. "La stanchezza accumulata, gli orari di lavoro, i rischi legati agli spostamenti e le difficoltà nel conciliare vita privata e lavoro sono fattori da non sottovalutare", ha osservato Orrù, aggiungendo che la cultura della sicurezza deve essere rafforzata non solo nei luoghi di lavoro, ma anche durante il tragitto. Orrù ha inoltre enfatizzato la necessità di un impegno collettivo per prevenire simili tragedie. "La sicurezza deve accompagnare i lavoratori in ogni fase della loro giornata. Serve un'azione di prevenzione a tutto campo, non solo da parte dei sindacati, ma anche delle istituzioni e delle associazioni imprenditoriali", ha concluso il segretario generale della Cisl.
 

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