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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Scontro in aula sull'Imu 2021

Sarà al 10 per mille, come previsto anche per il 2020, ma a giugno era stata ridotta al 9,8 per mille.

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Consiglio comunale 30 dicembre 2020

VITTORIO VENETO – Per le minoranze si tratta di un aumento, per la maggioranza di una conferma. L’aliquota Imu per il 2021 per gli immobili non prima casa - immmobili commerciali e seconde case - sarà al 10 per mille. Era prevista anche per il 2020, ma a giugno era stata ridotta al 9,8 per mille.



La discussione ha animato il consiglio comunale per un’ora e mezza ieri sera, mercoledì. «Se si continua a tassare chi intraprende, non ripartiamo» ha evidenziato il consigliere Pd Roberto Tonon. «A Vittorio Veneto – ha aggiunto il capogruppo Pd Marco Dus – le seconde case non sono beni di lusso, non siamo a Cortina, ma gravano sulle famiglie. Aumentando l’aliquota sulle seconde case, danneggiamo i vittoriesi». «A distanza di un anno – è intervenuta la consigliera Mirella Balliana (Rinascita Civica) – siamo qui per un ulteriore aumento». «Una scelta inopportuna in questo momento» gli ha fatto eco il collega Alessandro De Bastiani.



Il vicesindaco Gianluca Posocco ha ribattuto che «l’aliquota al 10 per mille non è un aumento» perché già votata anche nel 2020, aliquota che però a giugno era «diventata del 9,8 per mille. Questa aliquota ci aiuta ad avere un bilancio sano e in equilibrio. Vorrei intervenire a giugno 2021 con una riduzione della tariffa così come fatto nel 2020».



È stato calcolato che gli immobili di categoria A porteranno 5,5 milioni di euro di Imu, quelli di categoria C un milione e 100mila euro e quelli di categoria D 500mila euro.



Il consigliere Tonon ha sottolineando, leggendo dei passaggi di passati consigli comunali, come l’attuale maggioranza, ai tempi in cui era in minoranza, «si era sempre scagliata contro l’aumento dell’Imu». «Riportiamo – la proposta lanciata dal consigliere Giulio De Antoni (civica Dus) poi caduta nel vuoto – l’Imu al 9,8 per mille utilizzando i fondi Covid».



Le aliquote 2021 sono state quindi votate a maggioranza, contrarie le minoranze, mentre il consigliere leghista Gianni Rasera aveva lasciato l’aula.


 


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Claudia Borsoi

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