Scarichi fognari nel torrente Avenale: alimenta le fosse lungo le mura del castello
La denuncia dell’Associazione Quartiere di Bella Venezia
CASTELFRANCO – L’Associazione Quartiere di Bella Venezia denuncia lo sversamento di scarichi fognari nell’Avenale il torrente la cui acque giungono fino al cuore di Castelfranco Veneto, alimentano le fosse che circondano le mura cittadine. “In un momento difficile per tutti anche noi cerchiamo di proseguire nel nostro intento civico e sociale mettendo in luce un'altra problematica che interessa non solo il nostro quartiere, ma tutti!”.
Così esordisce l’associazione in una nota sui social in cui espone la situazione dell’Avenale: “Già lo scorso 22 dicembre ci siamo attivati nel monitoraggio di un evidente problema di scarico di acque reflue (e non solo) nel nostro amato torrente Avenale in piena area tutelata da Direttive comunitarie europee, poiché rientra in una Zona di Protezione Speciale (ZPS)! Come ben si vede dalle mappe il problema non nasce nel comune di Castelfranco Veneto, ma interessa nel punto "incriminato" i comuni di Riese Pio X e Castello di Godego...”.
L’associazione ha quindi pubblicato un video inequivocabile nonché le mappe del percorso del terrente, lanciando un appello al sindaco: “Noi, essendo castellani ci rivolgiamo a Marcon, a tutta l'amministrazione del Comune di Castelfranco Veneto e soprattutto all'Assessore competente Marica Galante per trovare una soluzione ad un problema che si configura come un grosso pasticcio con un'opera sicuramente autorizzata da qualcuno che scarica in un corso d'acqua qualcosa che non dovrebbe essere...”.
L’Associazione Quartiere di Bella Venezia conclude: “Pensate che bello: un bel Torrente le cui cristalline acque attraversano anche le fosse di Castelfranco che trasporta con sé carta igienica, escrementi, scarichi di pulizie domestiche con residui di detergenti annessi, proprio uno spettacolo! Vi invitiamo a riflettere e, se ci passate, a gettare uno sguardo. Quell'acqua che scorre con un connubio di rifiuti e reflui è la stessa che prima o poi berremo! I tensioattivi osservati gli scorsi giorni fanno persino pensare a scarichi diretti nel torrente...”.