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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Scandalo tessere false, anche Maurizio Castro tra gli imputati

Il presidente del Cesana Malanotti è accusato di falso in scrittura privata e indebito utilizzo di dati personali

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Scandalo tessere false, anche Maurizio Castro tra gli imputati

VITTORIO VENETO - C’è anche il presidente del Cesana Malanotti, Maurizio Castro, sul banco degli imputati per la vicenda delle tessere false nel Popolo della Libertà. Come riporta il Gazzettino, Castro è accusato – insieme al capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Sergio Berlato e alla presidente dell’Associazione cacciatori veneti Maria Cristina Caretta – di falso in scrittura privata e indebito utilizzo dei dati personali.

 

L’udienza si terrà a Roma martedì 30 gennaio. La vicenda risale al 2011: molti trevigiani e vicentini si trovarono al tempo iscritti – senza saperlo – al Popolo della Libertà. Pur non avendo firmato moduli o dato adesioni. Ciò che accomunava questi iscritti era il fatto che erano membri dell’Associazione cacciatori. La tesi del pm riportata dal quotidiano è che Caretta, in qualità di presidente, abbia trasmesso i dati degli iscritti a Castro e Berlato, utilizzando peraltro i fondi dell’associazione per pagare anche la quota di adesione dei nuovi iscritti.

 

Questa mossa sarebbe servita per il congresso di partito del febbraio 2012, per dimostrare di avere peso politico sul territorio. Il presidente del Cesana Malanotti ha comunque dichiarato al Gazzettino di sentirsi “stupito del provvedimento della Procura”, che per Castro rimane “totalmente incomprensibile”. Resta comunque, secondo le dichiarazioni rilasciate al quotidiano dal presidente, la “assoluta e totale tranquillità”, frutto di “una posizione di totale estraneità”.

 



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