CONEGLIANO - Conegliano avrà almeno le luci di Natale. Saranno delle festività – a differenza degli anni scorsi – molto più tristi e scialbe, visto che sarà impossibile organizzare il villaggio natalizio e ogni assembramento, causa Covid-19, sarà ovviamente vietato. Ma c’è chi in città vuole assicurare, ai coneglianesi, almeno le luminarie.

“La città deve rimanere illuminata, anche per il periodo che stiamo passando – ammette Patrizia Loberto, presidente di Conegliano in Cima -. Non possiamo fare nient’altro, casette o giostre, almeno che ci sia tanta luce”. L’installazione delle luminarie è già partita, anche se si sta ancora lavorando per coprire il costo totale dell’intervento. Come ha spiegato Stefano Sperandio, vicepresidente dell’associazione, le luminarie e la loro installazione, in centro e prima periferia, costano 37mila euro più iva, quindi in tutto circa 45mila euro.

“Lo stanziamento del comune, per ora, è di 20mila euro”, chiarisce Sperandio. Mercoledì rappresentanti dell’associazione incontreranno il nuovo commissario prefettizio Antonello Roccoberton, per chiedere la copertura – almeno in parte – dei costi rimanenti.

Anche i commercianti, nonostante la crisi, saranno come ogni anno chiamati a fare la loro parte. Poi si andrà alla ricerca di sponsor. Sarà il primo Natale, dopo tre anni, senza festeggiamenti a Conegliano. Tutto era iniziato nel 2017, con l’arrivo della grande giostra davanti alla stazione dei treni e del villaggio natalizio con le casette. Quest’anno, se sarà possibile, verrà invece posizionato un albero di Natale alto 11 metri in Piazza Cima. Almeno un segno di speranza, insieme alle luci, per salutare un 2020 da incubo.