TRIESTE - Slitta al Senato, per decisione della Conferenza dei capigruppo in accordo con il Governo, la discussione sul disegno di legge per il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, lasciando scontenti i politici di entrambe le Regioni. E la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani che invita addirittura tutto il Bellunese a congiungersi con la Regione a statuto speciale del FVG. Nel 2008 la cittadinanza del Comune montano con un referendum aveva manifestato la propria intenzione di entrare a far parte della Provincia di Udine con una maggioranza schiacciante, pari al 95% dei voti espressi.

Dopo che il "via libera" al distacco era stato votato dal Consiglio regionale del FVG nel 2010 e da quello veneto nel 2012, a febbraio il passaggio è stato approvato, sulla scia di un'analoga decisione della Commissione Bilancio, anche dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Tutto faceva presupporre un iter veloce a palazzo Madama, ma oggi è venuto lo stop. "Io credo che debba essere rispettata la volontà dei cittadini, che sono stati molto chiari e si sono espressi liberamente", è stato il commento di Serracchiani, ricordando tra l'altro che "sono tanti i Comuni del Bellunese che hanno già fatto i referendum e si sono espressi nello stesso modo. A questo punto mi chiedo se non sia importante per me invitare l'intero Bellunese a congiungersi sotto la specialità del FVG per mettere insieme il patrimonio straordinario che abbiamo".

Una provocazione che viene colta positivamente dal deputato dem bellunese Roger De Menech, che vi coglie "la necessità di agire in modo complessivo per risolvere i problemi di disparità della provincia di Belluno", criticando l'inazione della Giunta Zaia sul tema della montagna. Ma tra i senatori Pd vi sono opinioni diverse, al di là della regione di appartenenza: critici la veneta Simonetta Rubinato e il friulano Carlo Pegorer (Pd), il segretario leghista FVG Massimiliano Fedriga e la tosiana raffaella Bellot; più possibilisti i dem Laura Fasiolo e Lodovico Sonego, che chiedono ulteriori riflessioni su un tema che intreccia il sentimento di appartenenza di un territorio, i vantaggi della Specialità regionale e la disattenzione per le zone montane.