VITTORIO VENETO - Vigili del fuoco ieri, domenica, a Santa Augusta: nel primo pomeriggio la canna fumaria della casa del pellegrino, oggi ristoro, è andata a fuoco. A lanciare l'allarme è stato il gestore del locale, Danilo Biz, insospettito per lo strano fumo che usciva dal camino che serve il larin.

«Ho immediatamente chiamato i vigili del fuoco - testimonia Biz -, ma per loro arrivare fino a qui non è stato semplice. Per fortuna prima è arrivata una jeep dei pompieri, poi il camion che è rimasto incastrato in via Maiola, tanto da dover abbattere una parte della staccionata che delimita la strada per consentirgli di tornare indietro, in retro marcia solo nel tardo pomeriggio. Chi ha fatto quella strada così, larga appena 2,5 metri, si vergogni - prosegue il gestore del ristoro -. Anni fa con i lavori di rifacimento della strada da quel punto in poi fino al santuario è stata fatta così. Nemmeno le ambulanze arrivano. Ai soccorritori, se qualcuno sta male, è toccato spingere la barella a mano».

I vigili del fuoco arrivati al ristoro hanno abbattuto la parte muraria di una porzione della canna fumaria, quindi hanno domato le fiamme. Danni che ora dovranno essere quantificati dalla parrocchia di Serravalle, proprietaria dell'immobile attiguo al santuario. Oggi il parroco, don Ermanno Crestani, prenderà visione dei danni e farà segnalazione all'assicurazione. Ieri a Santa Augusta c'era per la parrocchia Gianni Carminati, il nonzol (sacrestano) del santuario, che ha seguito tutte le fasi dell'intervento. «Ora vanno riparati i danni - spiegava ieri - visto che la parte murata esterna è stata demolita». L'accaduto non fa chiudere il ristoro: rimane aperto come sempre dal giovedì alla domenica.