A San Vendemiano arriva l'erede degli alberi sopravvissuti ad Hiroshima
Il "Bagolaro" sarà un simbolo di rinnovamento e di pace
SAN VENDEMIANO - A San Vendemiano arriva un simbolo di rinnovamento e di pace. La città ha ricevuto un Celtis sinesis, comunemente detto “Bagolaro”, da custodire. L'Hibakujumoku, nome che in giapponese significa “alberi che hanno subito un’esplosione atomica”, è uno degli eredi dei 17 esemplari sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima del 6 agosto 1945.
Il bagolaro, originario proprio del Giappone, è stato affidato al Comune di San Vendemiano dalla Green Legacy Hiroshima per il tramite dell'associazione “Mondo senza Guerre e senza Violenza-Biodiversità Nonviolenta” di Brescia. E’ stato piantumato nell'area verde di Vicolo Pasubio, e rappresenterà simbolicamente l’importanza della cura e della salvaguardia della terra, della natura e della campagna. Una targa ricorderà la fratellanza tra gli alberi sopravvissuti in un raggio di un chilometro e mezzo dall’epicentro dell’atomica e la città San Vendemiano.
Dalla primavera 2020, la raccolta dei semi degli Hibakujumoku è coordinata per l’Europa dal PEFC Italia, grazie ad un accordo sviluppato da PEFC Italia con il Dipartimento di Scienza Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia, in collaborazione con PEFC Internazionale e Green Legacy Hiroshima, realtà che ha come obiettivo la salvaguardia e la diffusione nel mondo di semi e nuovi nati degli Hibakujumoku. La piantina di San Vendemiano è alta venti centimetri, ed è la forma-base di un albero che può raggiungere una ventina di metri d’altezza, ha foglie lunghe con margini ondulati e una corteccia matura grigio chiaro, ruvida e sugherosa.I piccoli frutti di colore arancione scuro sono apprezzati dagli uccelli.