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28 marzo 2024

Nord-Est

In salvo il giovane alpinista caduto per venti metri dalla parete che stava scalando

L'intervento si è concluso nel pomeriggio di oggi, lunedì, verso le 17

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In salvo il giovane alpinista caduto per venti metri dalla parete che stava scalando

PONTEBBA (UDINE) - Si è concluso alle 17 l'intervento di soccorso della stazione di Moggio Udinese che con sei tecnici, assieme ai soccorritori della Guardia di Finanza e all'elisoccorso regionale, ha tratto in salvo un giovane rocciatore di 19 anni residente a Monfalcone caduto per venti metri sulla via Gocce di Tempo sulla parete del Monte Cavallo (Alpi Carniche).

Le operazioni si sono protratte a causa della turbolenza in quota, che ha impedito all'elisoccorso di calare in parete l'equipe tecnico sanitaria al completo. L'elicottero si è portato davanti alla parete per individuare la cordata, composta dal giovane caduto e dalla sua compagna di cordata, una ventisettenne della Carnia, rimasta illesa in sosta.

Il primo tentativo di verricellare il tecnico di elisoccorso proprio dove si trovava la ragazza non è andato a buon fine a causa della forte turbolenza che destabilizzava a tratti l'assetto di volo, non garantendo un approccio sicuro. Il pilota ha riportato a bordo il tecnico di elisoccorso e si è diretto al Passo Pramollo dove c'erano le squadre di terra della stazione di Moggio Udinese e qui ha fatto sbarcare il medico e l'infermiere, caricando a bordo uno dei tecnici della stazione di Moggio per coadiuvare il tecnico di elisoccorso. Al secondo tentativo si è riusciti a calare il tecnico di elisoccoro in un punto più alto rispetto a quello in cui si trovava la giovane, punto dal quale il soccorritore si è calato da solo lungo la parete per raggiungerla e rinforzare la sosta.

Il giovane ferito, che si trovava una ventina di metri più in basso, è rimasto sempre cosciente e, dal momento che era collaborativo, si è riusciti ad evacuarlo spostandolo in un punto più agevole al recupero con l'elicottero, su una cengia più comoda. Qui è stata condotta dal tecnico di elisoccorso, con manovre di corda, anche la compagna di cordata, recuperata con una seconda rotazione.
Le verricellate sono state di ottanta metri. Il monfalconese, una volta a bordo, è stato affidato subito nelle mani del medico, nel frattempo prelevato nuovamente in cabina dal passo e poi consegnato all'ambulanza diretta a Tolmezzo: ha subito traumi a schiena, testa e ad un arto inferiore ma, considerato il volo, durante il quale ha divelto anche due protezioni che aveva collocato per dimezzare il fattore di caduta, impattando più volte sulla roccia, è stato fortunato. Stava affrontando un tratto di quinto grado superiore quando è caduto.

AGGIORNAMENTO

Proseguono senza sosta, fino al calare del buio, le ricerche dell'escursionista scomparso sabato 25 giugno nel probabile intento di andare a percorrere la ferrata "Palma" sul Monte Matajur, così come aveva lasciato detto.

Decine di tecnici del Soccorso Alpino impegnati nella perlustrazione dei sentieri esistenti, assieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale e in contemporanea con le Unità cinofile del Soccorso Alpino, un cane molecolare del Soccorso Alpino, i droni dei Vigili del Fuoco e delle Polizia Locale. Una squadra ha anche iniziato a perlustrare il percorso della ferrata.

L'elicottero della Protezione Civile ha compiuto diversi voli di ricognizione dall'alto. Si sta operando anche sullo studio delle celle telefoniche agganciate dal cellulare del giovane scomparso. 

Domani le ricerche riprenderanno alle prime ore del mattino con rinforzi di personale dalle altre stazioni

 


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