VITTORIO VENETO - Avevano presentato una mozione per salvare Villa Papadopoli. Sostenendo che non solo era possibilie, ma era anche nell'interesse dei cittadini. Ma, in consiglio comunale, la mozione dei consiglieri dell' opposizione è stata respinta.

I consiglieri del PD, De Bastiani, Costa, Tonon, Botteon e Costantini, erano favorevoli al recupero della Villa. 9 i contrari. Tanti gli assenti, che hanno abbandonato il consiglio comunale prima del voto.

"Agli interventi in sostegno del recupero ha replicato solo il sindaco Gianantonio Da Re" dichiara De Bastiani  "il grande sostenitore della vendita della villa, tutti gli altri non hanno aperto bocca, hanno solo votato. E' quindi caduto nel vuoto l'invito espresso della consigliera Costantini di un dibattito su idee, progetti, dubbi, perplessità. Da quando a Vittorio Veneto governa la Lega Nord il Consiglio Comunale non è più il luogo del confronto tra maggioranza e opposizione, ma si è ridotto ad un "votificio", un'istituzione improduttiva dove i consiglieri di maggioranza devono dire sì o no a seconda di quello che decidono i capi".

"In consiglio - continua De Bastiani "abbiamo ricordato che i vicini comuni di Castelfranco, Quinto di Treviso, e Istrana hanno attinto con soddisfazione alle casse regionali per il recupero di Ville Venete, qualcuno, come Castelfranco, portando a casa due milioni di euro. Perchè la lega non vuole percorrere questa strada? Quali interessi sta difendendo? Non quelli dei Vittoriesi che in 9000 hanno votato il Papadopoli "Luogo del Cuore", il primo nel Triveneto del censimento FAI. A questo punto il futuro per l'alienazione dell'immobile passa per una riduzione del prezzo e alla trattativa privata. Si ha l'impressione che ci sia qualche avvoltoio che sta aspettando il cadavere da spolpare con facilità".