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09 ottobre 2024

Treviso

"Salviamo il cimitero dei burci", la petizione raccoglie già 4mila firme

“Vi chiediamo di intervenire per salvaguardare un vero e proprio sito archeologico del parco del Sile"

| Isabella Loschi |

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cimitero dei burci

TREVISO - Sono già 4mila le firme raccolte per “salvare il “cimitero dei burci” tra le bellezze del Parco del Sile. È questo l’esito della petizione lanciata lunedì scorso su Change.org da Luigi Calesso di Coalizione Civica, e indirizzata al presidente delle Regione Veneto e al presidente del Parco del Sile.

“Siamo cittadini che apprezzano le bellezze del Parco del Sile e, tra di esse, quelle del “cimitero dei burci”, un vero e proprio sito archeologico costituito dai relitti di di numerose navi da trasporto fluviale che si trovano lungo il corso del fiume nel territorio dei comuni di Silea e Casier”, si legge nel testo della petizione. “Le ricerche svolte hanno portato alla luce l’esistenza di 13 imbarcazioni da trasporto di merci abbandonate in quella zona del Sile tra il 1974 e il 1975 mentre prima di allora, erano presenti 8 relitti, di cui 4 scomparsi. I documenti recuperati da 3 imbarcazioni risalgono al 1937. I relitti delle imbarcazioni sono oggetto di un progressivo inarrestabile deterioramento che le porterà inesorabilmente a scomparire dalla vista a meno che non si avvii un intervento di conservazione che permetta di salvaguardare quello che ancora resta di questo patrimonio archeologico del nostro territorio. Facciamo appello a voi, nell’ambito delle rispettive responsabilità, perché interveniate per salvare il “cimitero dei burci”.

“Vi chiediamo di valutare sia la possibilità di intervenire sui relitti “in loco” con trattamenti che ne favoriscano la conservazione, arrestando il progressivo degrado causato dall’acqua e dagli agenti atmosferici, sia quella di recuperare alcuni dei relitti, sottoporli ai necessari trattamenti ed esporli in un museo dedicato a queste imbarcazioni che parlano della storia del Sile, delle comunità civili che vi si affacciano, delle attività economiche che hanno caratterizzato il corso del fiume nel Novecento. Sarebbe anche l’occasione per valorizzare questo patrimonio archeologico con degli strumenti (cartellonistica, in particolare) che illustrino ai visitatori le caratteristiche e l’importanza del “cimitero dei burci”. Si tratta di un intervento doveroso per la salvaguardia di un “pezzo” importante di un patrimonio storico che caratterizza il nostro territorio”. 


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