Per salvare il Prosecco, sui colli UNESCO potrebbe essere usato un pesticida vietato in UE: raccolta firme per dire no
La richiesta di deroga all’utilizzo del Clorpirifos non ha avuto ancora risposta
CONEGLIANO/VALDOBBIADE - Sono già state raccolte numerose firme, per dire no alla deroga all’utilizzo del Clorpirifos, pesticida neurotossico vietato in UE e negli USA che, a luglio, potrebbe tornare sui colli Unesco di Conegliano e Valdobbiadene per salvare il Prosecco dalla cicalina. La situazione, a detta dell’assessore regionale Federico Caner è drammatica: "serve il Clorpirifos per sconfiggere la cicalina", che provoca la flavescenza dorata e distrugge i vigneti. I comitati ambientalisti e numerosi cittadini, però, non ci stanno, e poiché il pesticida dichiarato neurotossico è stato vietato in agricoltura in tutta l’Unione Europea e in tutti gli Stati Uniti d’America, non vogliono che venga irrorato sui colli di Conegliano e Valdobbiadene. Nemmeno una volta. Nemmeno se - come ha dichiarato Caner, favorevole alla deroga - verranno rispettati tutti i codici di sicurezza nel caso di un’irrorazione.
Mentre la richiesta di deroga, partita dal Servizio Fitosanitario Nazionale, aspetta da mesi una risposta da parte del Ministero della Salute, è possibile firmare contro questa eventuale concessione. “Abbiamo preso posizione in tanti contro la deroga al Clorpirifos - riferisce il comitato Marcia Stop Pesticidi, che ha indetto la raccolta firme sul proprio sito web - Le firme raccolte saranno inviate al Consigliere Regionale Andrea Zanoni che per primo ha scoperchiato la fogna delle deroghe”. Per chi volesse firmare contro la deroga, qui si raccolgono le adesioni.
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