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17 marzo 2025

Conegliano

Sale sul bus senza biglietto, prende a pugni l'autista e lo rapina: condannato l'aggressore 24enne

2 anni e 8 mesi di carcere per l'autore dell'aggressione avvenuta lo scorso 12 novembre a Vazzola sulla linea 141 della Mom

| Isabella Loschi |

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autista

VAZZOLA - L’autista del bus chiede di pagare il biglietto, lui si rifiuta lo colpisce con un pungo e gli ruba un paio di occhiali. Netta condanna per l’autore del grave episodio di aggressione avvenuto il 12 novembre scorso a Vazzola, sulla linea 141 Oderzo - Conegliano. Questa mattina, 13 febbraio, il giovane 24enne è stato condannato a 2 anni, 8 mesi e 10 giorni di carcere per rapina consumata, tentata rapina e lesioni personali.

Durante un normale controllo a bordo del bus, l'autista aveva richiesto l’esibizione del biglietto a due passeggeri. Uno dei due, senza biglietto, ha dichiarato di non averlo e di non avere i soldi per acquistarlo, scendendo dal mezzo. L’altro ha invece reagito dando in escandescenze. Nel tentativo di difendersi, l’autista ha cercato di filmarlo. A quel punto, l'aggressore ha afferrato il polso dell’autista per sottrargli il telefono, non riuscendoci, lo ha colpito con un pugno in faccia, rubandogli gli occhiali da sole. L'episodio è stato qualificato come rapina, poiché la violenza fisica è stata usata per impossessarsi degli oggetti di proprietà dell’autista, difeso dall’avvocato Mariagrazia Stocco.

Grazie al tempestivo intervento dei carabinieri di Codogné, il giovane è stato arrestato in flagranza di reato. L’autista è stato trasportato al pronto soccorso, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di malattia guaribile in tre giorni, arrivati poi a venti. L’imputato è stato inizialmente detenuto nel carcere di Santa Bona per due mesi, successivamente sottoposto a una misura cautelare di arresti domiciliari. Oggi si è celebrato il rito abbreviato, come richiesto dalla difesa dell’imputato. Quest’ultimo è stato condannato per tutti e tre i capi d’imputazione rilevati.

“Nell’ultimo periodo abbiamo tanto sentito invocare la giustizia e pene certe - ha commentato il presidente Mom, Giacomo Colladon - oggi abbiamo avuto un esempio di come anche in Tribunale si possono avere le risposte attese dalla cittadinanza. Abbiamo fiducia piena nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni”. 

 

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