TREVIGNANO – A Musano nel canale Piavesella - Canale di Ponente da settimane sono stati gettati dei grossi sacchi di rifiuti che col passare dei giorni hanno attirato ratti e nutrie: una situazione molto seria che sta alimentando disappunto e preoccupazione tra i residenti della zona. La segnalazione di quanto sta accadendo è stata fatta al Comune che si è subito attivato, dal consigliere di minoranza Toni Venturato ma ad oggi il problema non è stato risolto. Venturato spiega che i cittadini: “Lamentavano che, in prossimità di un sifone lungo il canale e posto in prossimità della linea ferroviaria che attraversa il territorio di Musano, da giorni erano presenti alcuni sacchi di colore nero, del tipo «condominiale» venduti nei supermercati per la raccolta della spazzatura, ma non utilizzabile per la raccolta differenziata. Inoltre, galleggiavano numerosi pezzi di polistirolo anche di grandi dimensioni, molto probabilmente imballaggi di qualche elettrodomestico. Ho provveduto a contattare l’amministrazione di Trevignano che subito si è attivata per inviare le segnalazioni del caso agli enti competenti, ma purtroppo la situazione ed il disagio dei cittadini, persiste tutt'ora”.

Secondo il consigliere di minoranza all’origine del problema ci potrebbe essere stata: “La chiusura dei card deve aver alimentato il problema tant’è che oggi sono stato contattato nuovamente dai residenti perché la situazione è peggiorata. In questi ultimi giorni si contano numerosi sacchi che, grazie corrente dell’acqua, si stanno rompendo ed il contenuto galleggia sulla superficie del canale. Mi sono recato a controllare la situazione ed ho notato anche la presenza di nutrie e pantegane che, mi dicono i cittadini, oramai stazionano lungo il canale da diversi giorni. Ho provveduto immediatamente ad inviare comunicazione al Comune di Trevignano, a Contarina ed al Consorzio di Bonifica Piave”. Venturato quindi conclude: “Il periodo che stiamo vivendo non è certo dei migliori e lungi da me la volontà di colpevolizzare qualcuno. In questo momento di emergenza sanitaria lavoriamo tutti da casa, gli uffici sono spesso chiusi e la forza lavoro dei consorzi è limitata. La comunicazione tra gli enti è avvenuta tant’è che gli stessi mi hanno informato di essere a conoscenza del problema, ma ritengo che il reiterarsi di simili atti da parte di qualche persona con poco senso civile, danneggi, non solo un sistema ed un ambiente già particolarmente fragile, ma un intero gruppo di residenti oramai esasperati per quanto sta accadendo. Pertanto, dopo l'ennesima richiesta di aiuto, oltre ad alzare il telefono, ho scritto una PEC al Comune di Trevignano, Contarina e al Consorzio di Bonifica Piave per sollecitare un veloce intervento ed il coordinamento tra i vari uffici”.