Sacchetti bio a pagamento, metà degli incassi per iniziative ambientali
La proposta di Calesso di Coalizione Civica all'amministrazione
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Sacchetti biodegradabili: metà dell’introito vada ad un fondo per le iniziative ambientali del Comune”. È la proposta lancia da Luigi Calesso,uno dei componenti della formazione “Verso una coalizione civica”.
“L’entrata in vigore della normativa, che prevede l’obbligo per gli esercizi commerciali di fornire ai clienti sacchetti di materiale biodegradabile per l’acquisto di frutta e verdura e che tali contenitori abbiano un costo di 2 centesimi per gli acquirenti ha scatenato delle reazioni, anche incomprensibili, che hanno fatto passare in secondo piano la valenza ambientale del provvedimento il cui obiettivo è di evitare l’utilizzo di involucri realizzati in materiale non biodegradabile”, spiega Calesso.
“Poiché riteniamo che l’amministrazione cittadina possa avviare iniziative di questo tipo e diventarne garante presso i commercianti ed i consumatori - spiega uno die portavoce di Coalizione Civica - abbiamo elaborato e presentato per l’approvazione del consiglio comunale un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a proporre ai rappresentanti dei commercianti di destinare metà delle somme incassate dalla “vendita” dei nuovi sacchetti al Comune con il vincolo della destinazione ad interventi di contenimento dell’inquinamento e di tutela ambientale e di proporre ai rappresentanti dei commercianti e delle associazioni dei consumatori di costituire un tavolo con l’amministrazione comunale per l’individuazione degli interventi da finanziare con le somme via via raccolte nell’ambito dell’iniziativa”.
“Sarà poi cura dell’amministrazione comunale informare i cittadini su quali sono gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa e sulla approvazione e realizzazione degli interventi finanziati”.