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03 ottobre 2024

Treviso

Sabato a Villorba la proiezione del film che vede protagonisti i giovani del laboratorio di teatro

Realizzato da Teatro Che Pazzia, racconta l’epopea di una famiglia di Villorba inviata nel 1937 in Sardegna per la bonifica di Arborea

| Isabella Loschi |

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Sabato a Villorba la proiezione del film che vede protagonisti i giovani del laboratorio di teatro

VILLORBA - Sabato 31 agosto alle 21:15 alla Barchessa di Villa Giovannina a Carità di Villorba ci sarà la proiezione del mediometraggio “Volti di Villa Dolcetta” realizzato da Teatro Che Pazzia. Racconta l’epopea di una famiglia di Villorba che nel 1937, in epoca fascista, viene mandata ad Arborea (OR), al tempo chiamata Mussolinia, a lavorare per la bonifica delle paludi. Un progetto a metà tra cinema e teatro, per rimarcare il legame tra Villorba e la cittadina sarda.  

Il progetto artistico è partito nel 2023, con un contributo della Regione Veneto, a cura della compagnia Teatro Che Pazzia A.P.S., centro di Produzione spettacoli, Organizzazione Eventi e di Formazione Teatrale, operativo a Treviso dal 2015. Nell’ambito del laboratorio teatrale per i giovani di Villorba, promosso dall’amministrazione comunale, si è deciso di realizzare una saga cinematografica denominata “Volti di Villa Dolcetta”. Racconta l’emigrazione di trevigiani e villorbesi ad Arborea (OR) iniziata nel 1937: furono qui mandati per lavorare alla bonifica di un’enorme area paludosa.  

Il primo episodio (realizzato nel 2023) racconta la partenza da Villorba del padre della famiglia Schiavon (nome di fantasia), diretto ad Arborea per lavorare alla bonifica dell’area. Parte solo lasciando la famiglia a Villorba per stabilirsi in Villa Dolcetta. Purtroppo, però, la malaria lo porterà ad una morte prematura e la sua famiglia, rimasta a Villorba, si ritroverà a dover affrontare una tragedia. Si conclude così la prima parte della saga.  

La seconda parte (girata a giugno 2024) è quella che sarà proiettata in anteprima il 31 agosto (ingresso libero). Un mediometraggio di poco più di mezz’ora in cui si racconta il seguito: la famiglia Schiavon, dopo la morte del padre, arriva ad Arborea. Inizierà così la loro vita in Villa Dolcetta. Una decina gli attori coinvolti, più altre 7 persone di staff dietro le quinte. Il mediometraggio è stato realizzato a giugno 2024, dopo l’inizio della scuola, nell’ambito dei laboratori teatrali per ragazzi e ragazzi condotti attraverso il Progetto Giovani a Villorba. È stato girato nelle zone tra Cavallino Treporti e Lio Piccolo per le parti in esterna, mentre le scene interne sono state realizzate in Villa Ancillotto a Villorba.

“Il laboratorio di teatro per giovani condotto a Villorba è un progetto avviato una decina d’anni fa dall’amministrazione , nell’ambito delle azioni per le politiche giovanili – spiega il sindaco, Francesco Soligo – i risultati in questi anni sono stati molto positivi, il laboratorio è aperto a tutti i giovani che vogliono esprimersi attraverso il teatro, e che possono trovare spazio in questa attività. Un ringraziamento va a tutto il gruppo di Teatro Che Pazzia e a Marco Sartorello per il grandissimo lavoro svolto e la grande passione con cui il lavoro prosegue. Questo lungometraggio racconta un fatto storico in maniera divertente, ci fa riflettere sul sacrificio richiesto alle famiglie trevigiane ed in particolare villorbesi, cui fu imposto di partire per terre lontane lasciando la propria. Ad Arborea queste famiglie sono state artefici di un lavoro straordinario per portale alla vita una terra inospitale. È un pezzo di storia che non va dimenticata”.


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