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29 marzo 2024

Esteri

Russia, Usa impongono nuove sanzioni: espulsi 10 diplomatici

E' quanto si legge in una nota della Casa Bianca. Ambasciatore americano a Mosca convocato al ministero degli Esteri. Borrell: "Ue solidale con Usa"

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Russia, Usa impongono nuove sanzioni: espulsi 10 diplomatici

RUSSIA - Nuove sanzioni alla Russia da parte degli Usa e 10 diplomatici espulsi. "Oggi l'amministrazione Biden intraprende azioni per imporre un prezzo alla Russia per azioni del suo governo e dei suoi servizi di intelligence contro la sovranità e gli interessi degli Usa", si legge nel comunicato della Casa Bianca con cui si annuncia che Joe Biden ha firmato l'ordine esecutivo con cui si impongono nuove sanzioni a Mosca e si ordina l'espulsione di 10 diplomatici "della missione russa a Washington" tra quali vi sono "rappresentanti dei servizi di intelligence russi". La Russia sta preparando la risposta alle nuove sanzioni introdotte dagli Stati Uniti e ne darà notizia nel prossimo futuro, ha spiegato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "La nostra risposta è inevitabile", ha affermato. Nel frattempo l'ambasciatore americano a Mosca, John Sullivan, è stato convocato al ministero degli Esteri. "Non sarà per lui un incontro piacevole", ha affermato Zakharova.

 

Nell'annunciare le sanzioni adottate per le attività di cyberspionaggio della Russia, gli Stati Uniti indicano "formalmente i servizi russi Svr, noti anche come Apt29, CozyBear e The Dukes, come i responsabili della campagna di spionaggio ad ampio raggio che ha sfruttato la piattaforma SolarWinds Orion ed altre infrastrutture di informazione tecnologica". Lo rende noto la Casa Bianca sottolineando la "grande certezza" della comunità di intelligence Usa nell'attribuire ai servizi russi l'operazione di hackeraggio su grande scala che ha dato loro la possibilità di "spiare o violare i 16mila sistemi informatici in tutto il mondo". Un'azione di una portata tale da essere "una preoccupazione per la sicurezza nazionale e del pubblico". Tra le misure adottate oggi da Washington, vi è l'espulsione di 10 diplomatici russi, alcuni dei quali indicati come "rappresentanti dei servizi segreti". La Casa Bianca rende noto inoltre che oggi la National Security Agency, the Cybersecurity & Infrastructure Security Agency, e l'Fbi pubblicheranno un comunicato, intitolato "I servizi russi prendono di mira i network russi e degli alleati" in cui forniranno dettagli sulle vulnerabilità dei sistemi che i servizi russi usano per violare i sistemi. E consiglieranno anche quali misure adottare per identificare e difendersi dalle attività del Svr.

 

Blinken

"Oggi, gli Stati Uniti hanno intrapreso un'azione di vasta portata contro il governo russo in risposta ai suoi atti dannosi. Continueremo a chiedere alla Russia di rendere conto delle sue azioni conflittuali". Così in un tweet il segretario di Stato americano Antony Blinken. "Noi agiremo fermamente - ha assicurato il capo della diplomazia di Washington - in risposta alle azioni russe che danneggiano noi o i nostri alleati e partner. Dove possibile, gli Stati Uniti cercheranno anche opportunità di cooperazione la Russia, con l'obiettivo di costruire una relazione più stabile e prevedibile coerente con gli interessi americani". Inoltre, ha sottolineato Blinken in una nota, il dipartimento di Stato "sta compiendo passi per rafforzare la partnership sulla cybersecurity a livello internazionale, anche con nuovi corsi di addestramento con i partner sulla politica e gli aspetti tecnici di attribuire pubblicare i cyber incidenti e sostenendo la formazione su comportamenti statali responsabili nel cyberspazio".

 

Nato

Gli alleati nella Nato "continueranno a lavorare in stretta consultazione per affrontare le azioni della Russia, che costituiscono una minaccia alla sicurezza euroatlantica", ha dichiarato il Consiglio dell'Atlantico del Nord, organo di governo della Nato, che "solidarizza" con gli Usa, dopo l'annuncio di azioni mirate a rispondere alle "attività destabilizzanti" di Mosca. Secondo i Paesi alleati, la Federazione continua a mantenere "una condotta destabilizzante", incluse "le violazioni dell'integrità territoriale e della sovranità di Georgia e Ucraina" e le continue "violazioni" e "aggiramenti" di "numerosi impegni internazionali". Tra gli esempi citati dalla Nato figurano "le interferenze nelle elezioni di Paesi alleati, incluse le presidenziali Usa; diffuse campagne di disinformazione; attività informatiche maligne". Per gli Usa e la Nato "tutte le evidenze disponibili indicano la responsabilità della Federazione Russa per l'hackeraggio subito da SolarWinds", un'azienda It americana che serve anche il governo Usa i cui sistemi sono stati infiltrati per mesi a partire dal 2020. Gli alleati condannano inoltre "l'attacco ad Alexey Navalny" con l'uso di un agente nervino "del gruppo vietato Novichok". Preoccupano anche "le notizie secondo le quali la Russia ha incoraggiato attacchi contro le forze Usa e quelle della Nato in Afghanistan". La Nato reitera l'appello a Mosca affinché cessi le "provocazioni" e "proceda immediatamente ad allentare le tensioni ai confini dell'Ucraina e in Crimea, che è stata annessa illegalmente". Pur continuando nella "difesa" e nella "deterrenza", l'Alleanza è "aperta ad un dialogo periodico, focalizzato e costruttivo" con la Russia e si "rammarica" che Mosca "continui a ignorare l'invito, che risale all'inizio del 2020, di tenere una riunione del Consiglio Nato-Russia".

 

Ue

L'Ue e i suoi Stati membri "esprimono solidarietà agli Usa per l'impatto degli attacchi informatici, in particolare per l'operazione SolarWinds che, secondo la valutazione degli Stati Uniti, è stata condotta dalla Federazione Russa". Lo dichiara l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell. La violazione dei sistemi di SolarWinds, nota Borrell, "ha colpito governi ed imprese in tutto il mondo, inclusi Stati membri dell'Ue". Per l'Ue, l'uso "maligno delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione mina i benefici che Internet e l'Ict porta alla società" e dimostra la "prontezza" che determinati "attori" hanno nel mettere a rischio la "stabilità e sicurezza internazionali". Per Borrell, "tutti dovrebbero astenersi da comportamenti irresponsabili e destabilizzanti nel cyberspazio".

 



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