Rugby, Villorba, Conegliano e Pieve di Soligo insieme per i giovani
Villorba Rugby capofila di un progetto di collaborazione
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VILLORBA - Chiusa ufficialmente la stagione 2018/19 con la festa per gli scudetti femminili conquistati, il Villorba Rugby ha dato agli atleti il “rompete le righe” per qualche settimana in attesa dei primi allenamenti in programma dopo l'8 luglio.
Nel frattempo, fedele alla propria vocazione di autentico “polo” di attrazione del rugby giovanile non solo villorbese, attraverso la capillare attività di relazione portata avanti dai dirigenti villorbesi (in particolare dal Direttore Tecnico di tutte le formazioni dell’ASD Villorba Rugby Beppi Zanatta) con le altre società della Marca è stata riconfermata per il terzo anno consecutivo la collaborazione con il Conegliano Rugby allarga, con la ratifica nelle ultime ore, anche al Rugby Piave di Pieve di Soligo.
L'accordo tra le due società e il Villorba riguarderà in particolare l'Under 16 maschile. “Siamo particolarmente lieti – dice Zanatta – che le altre Società del territorio guardino a noi come occasione per dare spazio ai propri giocatori più giovani.
Tutto questo porterà a valorizzare i giocatori delle tre Società e darà la possibilità di mettere in campo sempre due squadre di livello: una nel Campionato girone Elìte e una nel girone Territoriale.
Da non sottovalutare neppure la importante condivisione dello sviluppo risorse umane, tecniche e organizzative.
Si verrà perciò a creare uno staff importante per un progetto importante che metterà assieme le competenze dei rispettivi tecnici in una visione allargata alla valorizzazione dei talenti.
Responsabili del progetto per gli allenatori saranno Luca Bot e Martin Jensen per il Villorba, ai quali si affiancheranno il preparatore fisico Alberto Serafin e Tommaso Toigo preparatore atletico; Alessandro Momentè per Conegliano e Mauro Tonellato come preparatore fisico/atletico gestiranno le forze del Conegliano, Guglielmo “Memo” Ghedin e Lorenzo Zambon preparatore atletico quelle per il Rugby Piave.
Se questa importante alleanza è stata possibile un ringraziamento va ai dirigenti, agli accompagnatori, ai presidenti delle società: Massimo Antoniazzi, Gian Antonio Spinelli e Alessandro Pietrobon e a quanti si sono prodigati nella condivisione per una prospettiva di sviluppo del progetto.
Questa idea parte da lontano. Ho sempre creduto in queste sinergie, abbastanza comuni in altri sport ma rare nell'ambiente del rugby, perché di norma il campanile frena le aggregazioni; di fondo c’è la paura di disperdere quello che con fatica si è costruito; ma dare a tutti i ragazzi e ragazze la possibilità di giocare a più livelli rimanendo nel loro ambiente è sicuramente un'ottima soluzione che consente di valorizzarli pur mantenendo intatto lo spirito di appartenenza”.
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