Rissa e sparatoria nella notte, tre ragazzi uccisi
Triplice omicidio a Monreale
| AdnKronos |

PALERMO - Dopo la lite con sparatoria a Monreale costata la vita a tre ragazzi, alcuni giovani palermitani del quartiere Zen vengono sentiti in caserma perché sospettati di avere avuto un ruolo nel triplice omicidio. In caserma c'è anche il pubblico ministero di turno. In un primo momento ne sono stati sentiti due, poi, se ne sono aggiunti altri. Al momento vige il massimo riserbo sull'interrogatorio. Ma sembra che almeno uno dei due tra i primi ascoltati abbia sparato durante la rissa. La Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, segue l'inchiesta sul caso.
Fino a questo momento, come si apprende, non sarebbero stati emesso provvedimenti di fermo.
Sarebbe stato composto da almeno otto, forse 10 persone, il 'commando' proveniente dallo Zen che la notte scorsa ha fatto fuoco contro i tre giovani monrealesi, tutti incensurati, morti a distanza di poche ore per le ferite riportate. In tasca i palermitani avrebbero avuto due o tre pistole semiautomatiche. Sono due di loro da ore sotto torchio nei locali della caserma dei Carabinieri.
Alcuni testimoni di Monreale hanno detto all'Adnkronos che i giovani dello Zen avrebbero avuto intenzione di rubare alcune motociclette posteggiate in centro quando sono stati scoperti dai ragazzi di Monreale. A questo punto sarebbe scoppiata la rissa sfociata poi nella sparatoria. A sparare sarebbero stati in due o tre.
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