SUSEGANA - Si è concluso oggi a Mestre (Venezia) un nuovo round di confronti fra Electrolux Italia, organizzazioni sindacali e rappresentanze sindacali riguardante la definizione del nuovo contratto integrativo, tavolo che sarà riavviato il 29 ed il 30 marzo prossimi e che, per i sindacati, "dovrà necessariamente affrontare quelli che sono i nodi non risolti a partire da un adeguato aumento del premio, risposte alla precarietà con le stabilizzazioni e dal giusto riconoscimento al ruolo della Rsu".

Lo riferisce una nota della Fiom Cgil nazionale. "Sul premio di risultato - prosegue la parte sindacale - oggi l'azienda ha formalizzato un primo passo avanti, anche se rimane la distanza con le nostre richieste. A fronte dell'aumento dei volumi e della richiesta di lavoro straordinario - si legge ancora - abbiamo posto all'azienda il tema delle stabilizzazioni dei lavoratori a termine, presenti in tutti gli stabilimenti del gruppo, sul quale l'azienda si è riservata di fare una riflessione più approfondita".

La Fiom nazionale riferisce anche che l'azienda ha rinunciato alla richiesta di utilizzare l'orario plurisettimanale previsto dal Contratto nazionale e ha confermato l'attuale prassi di ricorso alla flessibilità con l'accordo con la Rsu, cosi come è confermata la maggiorazione al 40% e un'indennità oraria aggiuntiva di 2 euro. Electrolux avrebbe inoltre chiarito di voler chiedere 40 ore di ricorso al lavoro straordinario da utilizzare a fronte di aumenti della domanda di volumi a fronte delle 80 ore previste dal Ccnl.