Rincari sulle rette del Cesana Malanotti, è polemica
In certi casi si tocca il +30%, 600 euro in più al mese
VITTORIO VENETO - Arriva la stangata sulle rette del Cesana Malanotti. Come annunciato durante l’ultimo consiglio comunale dal presidente del nuovo consiglio d’amministrazione, Maurizio Castro, per il rilancio e il risanamento della struttura era stato previsto anche un aumento dei prezzi (il cosiddetto “pricing”, con un’incidenza del 14% sul recupero totale dell’istituto).
Non hanno tardato ad arrivare però le prime polemiche, scatenate da alcune famiglie coinvolte nel “ritocco”dei prezzi: i casi (circa una decina) riguardano anziani non autosufficienti senza sovvenzioni regionali,e quindi le rette “da libero mercato”. Si è passati dai 70 euro della retta giornaliera ai 90 della nuova tariffa. Facendo un rapido calcolo, si passa da 2100 euro al mese a 2700, con un rincaro di ben 600 euro mensili (+30%).
Il tutto aggravato dal fatto che i privati non convenzionati sono costretti a pagarsi la retta di tasca propria. Riviste anche le tariffe per il centro diurno a retta intera (+11%). Castro ha assicurato, sempre nella relazione di fronte a giunta e consiglieri, che gli aumenti si attesteranno sul +0,9%, cifra comunque inferiore rispetto all’aumento medio annuo registratosi tra il 2007 e il 2015, che è stato di 1,59%. Gli aumenti stanno comunque già spingendo i vittoriesi a cercare delle sistemazioni meno onerose, come nella vicina struttura di Fregona.