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25 aprile 2024

Treviso

Rincari luce e gas: "Si azzeri l'Iva sulle bollette"

Aiello, Veneto Imprese Unite: "Il governo deve intervenire per ridurre i costi che stanno mettendo in ginocchio commercianti e aziende”

| Isabella Loschi |

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rincari luce

TREVISO - “La bolletta elettrica delle piccole imprese italiane è ormai la più cara d’Europa. La misura è ormai colma, il Governo deve intervenire quanto prima per ridurre i costi che stanno mettendo in ginocchio commercianti e aziende”. Andrea Penzo Aiello, presidente di Veneto Imprese Unite, l’associazione per le Pmi del terziario che rappresenta migliaia di imprese in tutto il Veneto, commenta così il pesante fenomeno dei rincari sulle bollette di gas e luce peggiorato prima a seguito della pandemia e poi a causa del conflitto in Ucraina. Una crisi, quella del costo di gas ed energia elettrica, che sta mettendo da tempo in difficoltà famiglie, artigiani ed aziende, tanto che da tutta Italia si elevano richieste al Governo di interventi urgenti e strutturali per contenere i costi delle utenze. Per questo Veneto Imprese Unite chiede che venga azzerata l’Iva in bolletta.

“Già lo scorso anno avevamo previsto che l’andamento della crisi economica scaturita dalla pandemia avrebbe comportato un inevitabile aumento dei costi dell’energia – sottolinea Penzo Aiello – Proprio per questo abbiamo invitato, a più riprese e tramite la Regione Veneto ed alcune Prefetture, il MEF e il Ministero dell’Interno a ragionare su eventuali nuovi accordi tra gestori, produttori ed Arera che prevedessero prezzi calmierati e rateizzazioni per le bollette fino a 6 mesi, oltre a sconti sia sulla quota energia che sulle spese di gestione. Purtroppo, però, nulla è mai stato fatto e ci troviamo oggi a dover gestire bollette che mettono in difficoltà persino le amministrazioni comunali”. 

Il Decreto “Sostegni Ter” in favore di imprese ed operatori economici, infatti, prevede sì un abbattimento degli oneri di sistema ma, alla luce degli aumenti del costo dell’energia, va ad incidere solamente nella misura compresa fra un 3% ed un 10% della spesa complessiva. “Per garantire un reale sollievo per gli utenti l’intervento che auspichiamo deve essere decisamente più imponente – continua il presidente dell’associazione – . Per questo motivo, nell’immediato l’unica soluzione per assicurare un intervento realmente significativo è quella di azzerare l’Iva sulle bollette dell’energia e del gas, in quanto unica variabile direttamente proporzionale al costo della materia prima”.
Un intervento sull’Iva avrebbe infatti un doppio vantaggio: da un lato quello di poter subito sgravare del 22% il costo delle fatture, dando così più serenità alle aziende al momento del pagamento; dall’altro non prevederebbe alcun reale esborso da parte dello Stato in quanto l’Iva è una “partita di giro” e, qualora un’azienda la pagasse oggi, le verrebbe comunque rimborsata sotto forma di credito in fase di liquidazione.  “Solo con un intervento di questa portata si può permettere alle famiglie, alle imprese e alle Amministrazioni locali di mantenere più liquidità da immettere nel mercato, così da riprendere a generare ricchezza”.

 


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