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29 marzo 2024

Il rimedio contro il caldo di Roberto Bazlen

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Luca Barbirati | commenti |

Roberto Bazlen

Da centotrentasei anni non si registra un'estate così calda, leggo sul Corriere della Sera. Armando Massarenti ha allegato un racconto dalla montagna di Max Frisch, con la scorsa Domenica, per rinfrescare il colto e annoiato lettore estivo. Nardella, il sindaco di Firenze, consiglia di vestirsi di lino e cotone a tutti quelli che non si riparano all'ombra del lenzuolo di Confindustria. Un caro amico mi vuole persuadere che Memorie di un antisemita di Gregor von Rezzori sia un'ottima lettura estiva. Nel Ciclone del novantasei, Pieraccioni chiede una pasticca contro l'afa in farmacia. Un neolaureato in medicina dell'ateneo udinese mi dice che non esistono, e anzi mi sconsiglia l'assunzione di antipiretici.

Ho tentato invano di chiedere a scrittori e librai consigli sui libri estivi, ma nessun titolo risparmia dalla spiacevole sensazione di sudorazione degli avambracci e delle pieghine dietro alle ginocchia. I vademecum dei blog letterari propongono letteratura di viaggio e i primi cinque titoli della classifica di Repubblica sono: Grey, Tempi glaciali, La giostra degli scambi, e i due After di Anna Todd.

Ho bisogno di qualcos'altro. Devo cercare altrove. Da qualche parte ho letto una ricetta contro il caldo, un vero e proprio metodo, una prassi quotidiana per il mese di agosto. Forse a scriverla è stato il veneziano Daniele Del Giudice nel suo romanzo d'esordio del millenovecentoottantatre. Lo cerco. Lo sfoglio. Ho lasciato un appunto per un articolo mai scritto. Adesso la ragione è meno intellettualistica: mi serve un rimedio contro il caldo, poco conta chi l'abbia scritto e dove. Ma non riesco a trovarlo. Eccolo qua. Sì, a pagina trentasei dell'edizione economica. Del Giudice è seduto in un bar di fronte alla stazione marittima di Trieste, cerca di concentrarsi sulle cose da fare, deve ancora incontrare Ljuba Blumenthal (la Ljuba della poesia di Montale), divaga tra aneddoti e cose note, e proprio tra queste ultime ritrovo finalmente il modo per difendermi dal caldo, il metodo di Bazlen: merenda più forte del normale al mattino, appena sveglio; a mezzogiorno niente, cioè un bagno di sole con doccia più un tè o un biscotto o un po' di brodo; fino alla sera parecchi caffè e nient'altro. La sera, mangiare a volontà.

Il 27 luglio saranno cinquant'anni da quando è morto Bobi. Mentre ordino la mia abbondante colazione... a Bazlen!

Daniele Del Giudice, Lo stadio di Wimbledon (Einaudi, 1983)



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