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16 aprile 2024

Treviso

Rilancio del turismo, il Ciset di Treviso sentito in Parlamento

Il Centro internazionale di studi sull’economia del turismo all'audizione online per portare il suo contributo al piano del governo

| Isabella Loschi |

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piazza dei Signori Treviso

TREVISO - Ciset in Parlamento per dare il proprio contributo alla revisione del Recovery Plan. Il Centro Internazionale di Studi sull’Economia del Turismo con sede a Treviso presso il campus dell’univesità, partecipato da Regione del Veneto e Università Ca’ Foscari Venezia, è stato invitato, insieme alle principali associazioni nazionali del comparto turistico, dalla Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati a partecipare all’audizione che si è svolta online sul piano nazionale di ripresa e resilienza presentato dal governo.

In rappresentanza di Ciset, la responsabile del settore ricerche Valeria Minghetti (in foto) che ha focalizzato il suo intervento su due punti importanti: la filiera turistica e la formazione del settore. Nonostante la cultura sia determinante per l’attrattività dell’Italia a livello mondiale, nel suo intervento Minghetti ha sottolineato a membri della X Commissione “la necessità di interventi che valorizzino e potenzino tutta la filiera turistica, andando a vantaggio non solo del turismo culturale, ma anche di prodotti che hanno sofferto durante la crisi e che, in alcuni casi, erano già in sofferenza prima della pandemia, a causa di una minore capacità di competere e di innovarsi sia sul mercato internazionale che su quello nazionale”.

La ricercatrice di Ciset ha proseguito ricordando come lo sviluppo coordinato delle varie azioni richiederebbe una cabina di regia a livello nazionale. Per quanto riguarda la formazione in ambito turistico, campo in cui Ciset vanta un’esperienza quasi trentennale con il master in Economia e Gestione del Turismo, Minghetti ha evidenziato “l’importanza di investire sia nella formazione professionalizzante secondaria, sia in quella post laurea che vanno a coprire un gap di competenze presente nel nostro Paese”.

 



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Isabella Loschi

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