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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Ricostruisce la storia di tre generazioni postando le foto su Facebook

Gianni Spina ha chiesto ai pievigini di taggare per risalire a nomi, date e vicende

| Silvia Ceschin |

immagine dell'autore

| Silvia Ceschin |

Ricostruisce la storia di tre generazioni postando le foto su Facebook

PIEVE DI SOLIGO - Alla soglia degli ottanta colleziona in appena un anno e mezzo 3300 amici in Facebook postando migliaia di foto di pievigini in bianco e nero e a colori. Lui è Gianni Spina, ex negoziante di bici e moto da due generazioni e super appassionato di fotografia. Tutti in paese conoscono il suo interesse iniziato una trentina d’anni fa.

 

La rivoluzione però è arrivata quando ha cominciato nel 2016 a pubblicare nel social le immagini che immortalano ben tre generazioni di pievigini e non solo, chiedendo a tutti di taggare per ricostruire nomi, date e vicende. Figlio di un commerciante di biciclette e moto di Pieve di Soligo, Gianni Spina rilevò l’attività del padre originariamente sita nella centralissima piazza Vittorio Emanuele II e poi, dal 1965, nella nuova sede di via Schiratti.

 

E proprio dal negozio di via Schiratti inizia questa incredibile avventura. Due grandi vetrine al piano terra e l’abitazione al primo. “Erano gli anni’90, il periodo in cui spopolava il “Ciao” – racconta Spina – e in quegli anni ho cominciato a raccogliere foto del paese. Le chiedevo agli amici e conoscenti, le cercavo tra gli archivi pubblici, negli scatoloni accatastati e dimenticati.

 

Poi ne facevo una copia e restituivo l’originale. Partono dal ’38, il mio anno di nascita. Sceglievo quelle che mi incuriosivano e ritraevano momenti e luoghi significativi del paese”. Oltre 150mila quelle collezionate per ricostruire ottant’anni di vita quotidiana e momenti particolari nel Comune. In molti casi sconosciute anche ai soggetti immortalati.

 

“Dopo la chiusura della mia attività commerciale, - continua – le esponevo alla vetrina del mio negozio. Speravo che le persone si riconoscessero e mi aiutassero a ricostruire il contesto della fotografia. Ma purtroppo non erano in molti a fermarsi”. Vent’anni di attesa e nessun risultato soddisfacente fino alla grande idea: creare la pagina facebook “Gianni Spina”, scannerizzare le immagini, postarle e chiedere agli amici di taggare.

 

“Da due anni sono ospite della casa di riposo di Pieve per problemi di salute dovuti al diabete, – aggiunge – mi trovo molto bene ma il tempo è sempre difficile da far trascorrere. Con l’aiuto dei miei figli che mi hanno fornito i supporti tecnici ho deciso allora di dedicarmi a questo progetto che vorrei fosse un regalo per tutti i pievigini e non solo”.

 

Scanner, computer portatile e tablet (per operare anche fuori sede) alla mano, Gianni ha digitalizzato oltre 1500 foto che posta al ritmo di una decina la settimana per dare il tempo ai suoi “amici” di scambiare, reperire informazioni e aggiungerle nella sua pagina a corredo delle foto. La sua preferita: quella inserita anche nel profilo e che lo ritrae a 10 anni in sella alla moto in piazza Vittorio Emanuele II.

 

Ma l’unico rimpianto: non essere riuscito a recuperare la foto che ritrae 70 anni fa l’inaugurazione di via Mercatelli alla quale partecipò insieme al padre.

 



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Silvia Ceschin

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