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28 marzo 2024

Montebelluna

Il ricordo di Mattia Battistetti vive nelle pagine del libro "La farfalla che vola oltre"

Il libro presentato a quasi due anni dal tragico incidente che costò la vita al giovane operaio di Montebelluna. Il 26 gennaio la prima udienza del processo per la morte di Mattia.

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Copertina del libro “Una farfalla che vola oltre”

MONTEBELLUNA – L’immagine di una barchetta di vetro arenata sulla spiaggia, con adagiata sopra una farfalla, bianca, diafana, leggera. È questa la toccante copertina del libro “Una farfalla che vola oltre”, pagine che contengono un dialogo tra Mattia Battistetti, l’operaio 23enne che ha perso la vita a causa di un incidente sul lavoro in un cantiere edile a Montebelluna il 29 aprile del 2021, e la sua mamma Monica Michielin.

La farfalla, simbolo di libertà, a cui dare “altro se non un addio, che il suo destino è fragile come la forza, ma dice che oggi vola ed è li la ricchezza”, come canta Ultimo, la cui canzone “Farfalla bianca” ha accompagnato, insieme a “Ovunque Sarai” di Irama, la presentazione del libro sabato 14 gennaio all’auditorium di Montebelluna, alla presenza del sindaco Adalberto Bordin, dell’assessore Elzo Severin, del consigliere comunale Loreno Miotto e di altre persone vicine alla famiglia di Mattia.

“Dentro di me non lo sento né come un libro, né come un diario. Sono i miei sentimenti ed è il rapporto che io ho con Mattia. Un dialogo di amore con mio figlio, che non c’è più” dichiara commossa mamma Monica, che ha trovato la forza di perpetuare il ricordo di Mattia in un libro realizzato insieme alla giovane scrittrice Francesca Basso.

“Sono cresciuta con questa esperienza – commenta Francesca Basso –. Conoscere un dolore nuovo non è mai semplice e porta un progresso di maturazione inizialmente inconsapevole, ma successivamente pregno di emozione. Credo sia importante per una mamma, o comunque per una famiglia che subisce una perdita del genere, tentare di ricominciare con una forza nuova, con una nuova visione di un figlio che non è più in carne ed ossa ma è un’anima libera e sempre presente, penso sia un motivo indispensabile per poter sopravvivere”.

Nel frattempo, anche la giustizia prosegue nel suo percorso. È fissata per giovedì 26 gennaio al tribunale di Treviso la prima udienza del processo per la morte di Mattia Battistetti. Per l’occasione, a partire dalle ore 9, verrà organizzato un presidio pacifico davanti al tribunale per chiedere giustizia per Mattia e per dire basta alle morti sul lavoro

 


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Leonardo Sernagiotto

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