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29 marzo 2024

Oderzo Motta

IN RICORDO DI GIOVANNI PEZZULO

Motta ricorda il maresciallo morto in Afganistan

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Motta di Livenza – L’immagine di Giovanni stampata negli occhi di tutti. E un sottile senso di commozione che ha attraversato i presenti, indistintamente, nell’aula consiliare di Motta di Livenza martedì scorso. Era in programma la cerimonia alla memoria del Primo Maresciallo Giovanni Pezzullo, presenti la moglie Maria e la figlia 18enne Giusy, sedute al centro del Consiglio, accanto al sindaco e al comandante del Cimic Group South Celestino Di Pace. Toccante l’ascolto dell’inni di Mameli, con la folta rappresentanza militare a cantare le parole; il minuto di silenzio che ne è seguito è stato struggente; non volava una mosca: chi guardava per terra, chi teneva gli occhi chiusi, chi tratteneva una lacrima, chi pregava sottovoce.

È iniziato così l’ultima seduta del Consiglio comunale dell’amministrazione mottense. Da qui l’idea, resa nota durante la serata, di istituire il premio per la pace Giovanni Pezzullo, un’iniziativa molto apprezzata dai militari di stanza a Motta. «Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno» ha esordito il sindaco Graziano Panighel. «Le parole di Madre Teresa sono state riassunte dalla vita e dal sacrificio di Giovanni, che onoriamo in questo Consiglio e ricordiamo con affetto. Pertanto da qui in avanti questa amministrazione ha deciso di istituire il premio per la pace Giovanni Pezzullo, che verrà organizzato a Motta». «Ho conosciuto Giovanni nel ’90 – ricorda il consigliere Antonio Caicco – mentre facevo il servizio di leva. Già all’epoca si distinse per gli squisiti rapporti nella truppa e per la sua professionalità». «Il sabato del funerale – ricorda il consigliere Raffaele Marcon – sono stato in camera ardente; ebbene, non riesco a dimenticare le facce sbigottite dei commilitoni e il sentimento di profonda tristezza in tutta la comunità». «Giovanni ha vissuto per un ideale grandioso, quello della pace – ha sottolineato il consigliere Valter Strappazzon – comunicando valori profondi in territori di guerra e violenza». «Questa tristezza – ha commentato il comandante del Cimic Group South Celestino Di Pace – ci accompagnerà ancora a lungo.

Il nostro mestiere può portare anche a questo; ne siamo coscienti ogni giorno della nostra vita. Ma non si trattano di semplici incidenti sul lavoro. La famiglia di Giovanni ha dimostrato grande compostezza in un momento di profondo dolore. La nostra realtà vive di questi segnali, ringrazia la comunità mottense, apprezzando un gesto così importante». Al termine dell’incontro fiori e un labaro del comune di Motta per i familiari di Giovanni Pezzullo. La figlia Giusy è composta, non un sorriso ma nemmeno una lacrima. «Ringrazio la comunità per questo momento dedicato a mio padre». Lungo e fragoroso l’applauso che ne è seguito in una sala consiliare stracolma di presenti. La mamma Maria poco distante abbozza un sorriso. Poi accompagnate dai militari mottensi, le due donne lasciano l’aula tra le strette di mano delle autorità. Uscito il pubblico, rimane un senso di vuoto nell’aula, una sottile tristezza che non sfuma. Lo stesso, identico, senso di commozione di inizio serata, il medesimo di quel maledetto mercoledì afgano. Con l’immagine di Giovanni stampata negli occhi di tutti.

 

 


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