Treviso – Meglio finire in galera che una vita da clandestino? Chissà se Murat Bajraktari (in foto), 34enne kosovaro, se l’è domandato prima di recarsi all’ufficio immigrazione della Questura questa mattina.

Il suo permesso di soggiorno era valido fino al 3 novembre scorso. Considerati i precedenti ed il suo status di ricercato gli era stato sospeso.

Lui ha tentato, creando anche un certo stupore negli stessi poliziotti, di rinnovarlo come un cittadino qualsiasi. Appena inseriti i dati nel computer, è apparso il suo mandato di cattura. Immediato l’arresto.

Gli uomini della squadra mobile stavano indagando su di lui dal giugno scorso, per vari furti e rapine.

Il suo complice, Astit Zhabari, 22 anni, era finito in manette il 4 agosto scorso. Bajraktari era stato ricercato fino a questa mattina.

Tra le altre cose si erano resi protagonisti di una violenta rapina ad danni di un altro cittadino straniero, l’avevano aggredito con un bastone portandogli via portafogli e carta di credito.

Un'altra furto era stato messo a segno ai danni di una donna il 23 giugno scorso: anche qui avevano portato via soldi e carta di credito.

In un'altra occasione ancora avevano maldestramente tentato di forzare la cassa continua di una banca senza successo.

Questo quanto attribuito con certezza, ma non è da escludere che la lista degli episodi continui.

La misura cautelare in carcere per il 35enne presentatosi stamane in Questura è stata disposta su disposizione del pm Giovanni Cicero. MC