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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

Riapre il Museo della Battaglia: che "palle"!

Scontro fra Tonon e Da Re all'ombra delle mitragliatrici

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Riapre il Museo della Battaglia: che

VITTORIO VENETO - Il Museo della Battaglia riapre. Tra le palle. Palle intese come munizioni dei cannoni; palle traslate in “frottole” (vedi alla voce Tonon, candidato sindaco del Pd); palle come parte anatomica maschile (vedi alla voce Da Re, sindaco vittoriese in quota Lega in corsa per la riconferma). Sabato 10 maggio, alle ore 11.30 (e non alle 10.30 come volantinato ovunque), il Museo della Grande Guerra – gioiello di storia e cultura e memoria vittoriese – riapre i battenti dopo una radicale opera di ristrutturazione.

 

“In vista dell’inaugurazione ufficiale – fa sapere il sindaco Toni Da Re - la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha fatto pervenire al comune il logo ufficiale del Centenario della Grande Guerra che sarà utilizzato per la promozione di ogni evento relativo alle celebrazioni del Centenario, nel quale la Città di Vittorio Veneto occupa una posizione preminente. Proprio per questo il comune di Vittorio Veneto ha promosso l'intervento di ammodernamento del museo della Battaglia, per riqualificare l’offerta rispetto al panorama dei Musei della Grande Guerra a livello nazione ed europeo".

 

Tutto predisposto dunque, se non fosse che Roberto Tonon, candidato sindaco del Pd a Vittorio Veneto, in più di un’occasione ufficiale, ha dichiarato che l’inaugurazione del museo sarà fasulla. “Si tratta – ha asserito Tonon - di un’inaugurazione “berlusconiana”, una mossa elettorale che lascerà lo spazio e la credibilità che trova. Il museo, infatti, non ha ancora superato i collaudi necessari per essere destinato al pubblico e quindi il giorno dopo l’apertura verrà chiuso. Persino Zaia mi pare abbia declinato l’invito all’evento: segno che vuol prendere le distanze da un’opera che nasce a metà”.

 

Alla vigilia dell’inaugurazione del Museo della Battaglia, l’atmosfera si fa dunque incandescente. La battaglia diventa, metaforicamente, un braccio di ferro. “Il signor Tonon – replica infatti il sindaco Toni Da Re – è male informato. Il museo, una volta inaugurato resterà a disposizione del pubblico con le modalità che riusciremo a concordare con le associazioni che lo cureranno finché non sarà pubblicato un bando ufficiale per la sua gestione. Tonon si preoccupa dei collaudi? Non ci faccia ridere: il museo è rimasto aperto fino all’altro ieri senza nessuna garanzia di sicurezza: ora che viene presentato al pubblico con tutte le necessità del caso, non si dia pena. Non rompa le palle. Il candidato Tonon dovrebbe occuparsi della sua campagna elettorale e invece che fa? pensa alle carte! A me non importa che i collaudi siano stati formalizzati o meno: se succede qualcosa al museo mi assumo la responsabilità del caso. Non è Tonon che deve preoccuparsi del museo: lo lascio libero da questa incombenza. Pensi ai suoi elettori che è meglio”.

 

A due settimane dalla consultazione amministrativa, la “battaglia” assume quindi un’intonazione (o ispirazione) museale. La Grande Guerra diventa Braccio di Ferro tra Tonon e Da Re. Mentre gli elettori (per ora) stanno a guardare.

 


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Emanuela Da Ros

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