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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Report, prosecco e pesticidi: "I tumori sono l'indice corretto per capire se i pesticidi fanno male?"

Le considerazioni del consigliere regionale Scarabel, del Movimento 5 Stelle

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VALDOBBIADENE - Biologico, pesticidi, quote-impianti e malattie: il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel parla del Prosecco, che di recente è balzato all'onore delle cronache a causa di a un servizio andato in onda su Report.

 

“In un passaggio del servizio sul Prosecco hanno citato l'aumento del punteggio al biologico per l'impianto di nuovi vigneti – dice il consigliere – ricordo che sono stato proprio io a chiedere in commissione l'aumento da 4 a 6 punti per le aziende biologiche”.

 

“Sicuramente non basta, fosse per noi i nuovi ettari dovrebbero essere tutti biologici – ammette Scarabel - almeno per le qualità di uva che hanno una resa per ettaro molto elevata, tra tutte il Prosecco. Oppure si potrebbe escludere del tutto queste uve, molto redditizie, dalla possibilità di accedere alle quote di impianti e dedicarle invece a quelle uve tradizionali che stanno scomparendo in favore del Prosecco”.

 

“Tornando al tema della puntata di Report – avverte quindi l'esponente del Movimento 5 Stelle - si continua a dire che nelle zone interessate non ci sono più tumori, ma i tumori sono l'indice corretto per capire se i pesticidi fanno male? Lunedì ho partecipato a un dibattito sull'indagine epidemiologica del cementificio Rossi di Pederobba e sulla differenza tra l'analisi "caso/controllo" e l'analisi di una o più coorti.

 

È un problema solo del Prosecco? Sicuramente no! Ma non si può fare come lo struzzo e nascondere la testa sotto la sabbia”. “Si deve stabilire una volta per tutte quali sono i pesticidi pericolosi e vanno banditi da tutta l'agricoltura, non solo dal vino – attacca Scarabel - contemporaneamente dobbiamo investire in formazione per coltivare con pochissima chimica, usando le tecnologie di precisione e i metodi naturali alternativi alla chimica”.

 

“L'agricoltore produce il cibo e non può fare cibo avvelenato – conclude il pentastellato - ma li dobbiamo tutelare, questi agricoltori, garantendo il giusto prezzo a chi lavora onestamente e dobbiamo investire sui controlli del cosiddetto italian sounding, che ogni anno ruba 30 miliardi dalle tasche dell'agricoltura italiana”.

 


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