Renzi taglia stipendi dipendenti comunali
Cisl: "Unico caso in Italia"
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FIRENZE - Oltre 200 euro di media in meno in busta paga ogni mese, da ieri, per i dipendenti del Comune di Firenze. E' il "regalo" che il sindaco Renzi ha fatto trovare ai propri dipendenti. Lo rende noto la Cisl Funzione pubblica di Firenze che denuncia come lo scorso 27 dicembre l' Amministrazione ha fatto recapitare ai sindacati un verbale per l'adozione "unilaterale temporanea" del Contratto integrativo decentrato 2013, scritto totalmente di suo pugno. (segue).
"E' l'unico caso in Italia in cui un'amministrazione comunale ha deciso di andare giù con la mannaia sulle retribuzioni - dice Daniela Volpato, della segreteria nazionale Funzione Pubblica Cisl -. Stigmatizziamo tale modo di procedere come un fatto gravissimo nella forma e nella sostanza perché in nome di una tutela meramente formale rispetto alle contestazioni della Corte dei Conti e del ministero dell'Economia verso il Comune di Firenze, si scaricano tutte le contraddizioni di questa vicenda sulle spalle dei lavoratori" dimenticando le regole di correttezza delle relazioni sindacali.
Per Volpato, si tratta di "uno spettacolo sconcertante" anche perché, a fronte di un blocco della contrattazione nazionale e in "un periodo difficilissimo per i dipendenti e le loro famiglie, il Comune di Firenze decide di procedere da solo", che "non trova giustificazione, come l'amministrazione Renzi vuole far credere, nell'assicurazione della continuità e del miglior svolgimento della funzione pubblica".
E' mancata, secondo la Cisl, "correttezza e serietà" mentre poteva essere aperta "una riflessione più responsabile ed equilibrata con lavoratori e sindacati". La Cisl, conclude Volpato, si riserva di verificare "la legittimità dell'azione sul piano contrattuale", e annuncia l'intenzione di agire "nelle sedi opportune, diffidando fin d'ora l'Amministrazione a procedere su questa linea di scorretta unilateralità".