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25 aprile 2024

Rapì figlia, condannata mamma a Padova

Portata in Ungheria nel 2011; padre 'spero si torni a cercare'

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tribunale

PADOVA - E' stata condannata a quattro anni e a un risarcimento di 250mila euro nei confronti dell'ex compagno la mamma ungherese che nel 2011 ha portato la figlia, avuta con un padovano, in Ungheria senza far avere al padre alcuna notizia.

La sentenza è arrivata oggi dal tribunale collegiale di Padova. Il pubblico ministero Giorgio Falcone aveva chiesto una pena di nove anni e sei mesi.

Il padre della bimba, che oggi ha nove anni e mezzo, era in aula: "è giusto che ci sia stata una sentenza, ma io non cerco vendetta - dice Andrea genitore della piccola - non mi interessa se la madre di mia figlia va in prigione, mi interessa di rivedere la mia bambina, da anni non so più niente di lei, ora devono aiutarmi a cercarla".

La vicenda inizia nel 2011, quando la donna dice al suo compagno Andrea di voler andare in Ungheria per le vacanze di Natale. Quando la donna arriva nel suo Paese, di lei si perdono le notizie.

A partire dal 2013 l'uomo è rimasto in contatto con l'Europol per rintracciare la ex compagna per la quale è stato anche emesso un mandato di arresto internazionale.

Ma della donna e della piccola da un certo punto in poi non si è più saputo niente. "Spero che da oggi si ritorni a cercare mia figlia - sottolinea il padre della bambina subito dopo il pronunciamento della sentenza - sono troppi anni che non so nulla di lei, vorrei sapere se sta bene e se sta andando a scuola".
 

 



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