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19 marzo 2024

Nord-Est

Ragazzini bloccati in montagna, non riuscivano più a scendere

Ciclista cade in montagna e si fattura un braccio. Doppio intervento del Soccorso Alpino veneto domenica in provincia di Padova e Vicenza

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

l'intervento di ieri

PADOVA - Ieri due emergenze hanno visto l'intervento del Soccorso alpino di Padova e Arsiero.

Verso le 11.15 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Padova, per un ciclista caduto sul sentiero che porta all'Eremo di Monte Ricco a Monselice. L'uomo, 56 anni, di Ponte San Nicolò (PD), perso il controllo della propria mountain bike era finito a terra, mettendo male un braccio e riportandone una sospetta frattura.

Ricevuta la posizione tramite un messaggio Whatsapp, tre soccorritori che si trovavano casualmente nei pressi hanno raggiunto in un quarto d'ora il luogo dell'incidente, ma non hanno trovato l'infortunato e i suoi amici e hanno iniziato a cercarli.

Dopo aver potuto sollevare la sbarra di una strada privata che conduce all'Eremo, una squadra è salita con la jeep e ha incrociato il ciclista, che l'aveva raggiunta aiutato dai compagni e stava attendendo lì, a 700 metri circa dal punto segnalato.

È stata quindi fatta arrivare l'ambulanza, che ha caricato a bordo l'infortunato per trasportarlo all'ospedale. Ricordiamo che, una volta indicato il punto in cui vi trovate in emergenza, è meglio non spostarvi, per non rendervi irreperibili per le squadre o perdere la copertura del telefono o peggiorare la situazione. Se eventualmente foste costretti a farlo, vi chiediamo gentilmente di avvertire.

Attorno alle 16 il Soccorso alpino di Arsiero è stato allertato per due giovani escursionisti in difficoltà sul Monte Summano. Partiti da Meda, a Velo d'Astico, i due ragazzi di 18 e 16 anni, di Velo d'Astico (VI), erano saliti sul Monte senza seguire sentieri segnati, bensì percorrendo dei canali. Nella fase di discesa erano però finiti in un canalone di neve e ghiaccio, impossibilitati a proseguire calzando solamente gli scarponi.

Risaliti alla loro posizione tramite un messaggio Whatsapp mandato alla Centrale del 118 e grazie alle indicazioni di alcuni abitanti del posto che li avevano localizzati, i soccorritori hanno visualizzato con il cannocchiale il punto in cui si trovavano i due amici, 400 metri più in alto. In cinque, attrezzati con picche e ramponi, hanno risalito il Monte finché li hanno individuati. Avvicinatisi di lato, i soccorritori hanno poi scalato l'ultimo tratto verticale sotto i due e li hanno raggiunti.

Stavano bene, sebbene un po' infreddoliti. Dopo averli imbragati e assicurati, la squadra ha quindi approntato tre calate per un totale di 150 metri fino ad arrivare al bosco. Da lì, con i ragazzi sempre legati in conserva, i soccorritori sono tornati alla jeep e li hanno accompagnati a valle.

 



Gianandrea Rorato

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