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29 marzo 2024

Nord-Est

Ragazzi che non mollano, alle 4 a lavorare 

Titolare di un panificio a Jesolo ha assunto 6 giovani ventenni 

| Ansa |

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Ragazzi che non mollano, alle 4 a lavorare 

JESOLO - Sono tutti giovani che non hanno paura di faticare i sei ragazzi da poco assunti da uno storico panificio-pasticceria di Jesolo, che ha deciso di puntare sulla generazione 'Z' per assecondare il proprio sviluppo. Giovani tra i 20 e i 25 anni, per i quali la sveglia suona tutte le mattine alle 4 precise. Sacrifici e passione, quasi a voler smentire i clichè della generazione sdraiata sul divano, o in attesa della 'ricarica' dello Stato. Laura, Claudio, Giammarco, Giulia, Linda e Aurora, le nuove leve di questo panificio con 130 anni di storia, percepiscono mediamente 1600 euro al mese. Per costruirsi un futuro in un mestiere antico, ma faticoso, non hanno esitato a fare scelte anche scomode: Laura percorre 80 chilometri al giorno (tra andata e ritorno) per raggiungere il posto di lavoro; Giammarco ne fa almeno la metà; Claudio era impiegato d'estate come bagnino, poi ha scelto di rimboccarsi le maniche e di lavorare senza soste.

Con Giulia, Linda e Aurora, sono accumunati dalla giovanissima età e dalla determinazione. Un case history, potrebbe definirsi, nell'epoca del dibattito sulla buona volontà o meno dei giovani italiani. Nato come panificio, 130 anni, il negozio, che oggi si chiama Pinel, si è trasformato nel tempo in una pasticceria artigianale famosa nella zona. "Il nostro primo ingrediente è la passione - dice Mauro Pinel, titolare dell'azienda - La stessa passione che muove i nostri ragazzi. Siamo una famiglia allargata e Laura, Giammarco, Claudio, Giulia, Linda ed Aurora ne fanno parte di diritto per l'impegno che profondono e per le qualità che manifestano. I loro occhi, la loro voglia di crescere fanno a cazzotti con l'idea che i nostri giovani siano sul divano in attesa di ricevere la ricarica del Reddito di cittadinanza. Potrebbero averne diritto, certo, ma preferiscono guadagnarseli i soldi e fare sacrifici per ottenerli. Sacrifici che noi premiamo, con stipendi che, di media, si aggirano attorno ai 1600 euro al mese". "Svegliarsi tutti i giorni alle 4 del mattino - conclude Pinel - non è facile. Non lo è per me, e nemmeno per loro. I ragazzi hanno voglia di lavorare, non vanno sottovalutati. Se ne vale la pena e se non si sentono sfruttati, i nostri ragazzi danno l'anima".

 



Ansa

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