19/04/2024sereno

20/04/2024poco nuvoloso

21/04/2024poco nuvoloso

19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Il radicchio, un castello e Palazzi

L’ospitalità, la professionalità e la maestria di un grande ristoratore/regista per esaltare un prodotto di Marca

| Emanuela Da Ros |

immagine dell'autore

| Emanuela Da Ros |

Il radicchio, un castello e Palazzi

Castelbrando (Cison di Valmarino) – Mettete un radicchio a cena. L’incipit vi porterà fuori strada, ne sono certa. Perché – scritto così – è riduttivo.

Allora, ricominciamo: mettete un Cocoradicchio in una magione da favola (Castebrando a Cison di Valmarino) e scegliete un regista d’eccezione (Antonio Palazzi) per allestire un evento conviviale, gastronomico, culturale. Ecco, in questi termini, la narrazione si accende. E il plot, la sinossi, la trama, dell’appuntamento-a-tavola che vi preparate ad assaporare ha l’introduzione che le spetta. Quella dell’eccezionalità.

Cocoradicchio a Castelbrando. Le recensioni (almeno come genere testuale) spettano, di diritto, a libri, film, opere d’arte, mostre. Non si adattano, di prassi, a eventi gastronomici. A meno che questi non facciano la differenza.
La differenza, da tantissimi anni, la fa un ristoratore di Marca, che è un autentico regista all’interno di una professione d’elezione come quella dell’accoglienza. E dalle pagine online di OggiTreviso vogliamo dare il “merito che merita” a un protagonista indiscusso dell’arte della convivialità. Ieri sera, a Castelbrando, Antonio Palazzi, titolare del Ristorante Sansovino ha regalato a numerosi ospiti la “grande bellezza” di una serata/degustazione.

Con l’allestimento impeccabile della puntata gastronomica denominata (da 27 anni!) Cocoradicchio, Antonio Palazzi non solo ha saputo esaltare le straordinarie ed eclettiche caratteristiche di un prodotto (il radicchio di Treviso, presente tra l’altro in questi giorni alla fiera internazionale dell’ortofrutta di Berlino) ma – in un contesto-menù di altissimo livello – ha (di) mostrato che arte e cultura e piacere del convivio possono splendere, e risplendere ancora. Purché si esalti autenticità, rispetto, armonia e creatività.

 

“Ho creduto al Radicchio di Treviso – ha detto Antonio Palazzi – quando questo ortaggio era agli albori. Quando era un prodotto qualunque, un ospite delle tavole. Ora il radicchio trevigiano è un ingrediente fondamentale nella gastronomia internazionale. E ha il sapore della classicità. Nel senso che ha la capacità di reinventarsi alla luce delle costanti trasformazioni, delle mode e dei gusti. Ma per questo devo ringraziare i miei collaboratori, gli chef, la brigata di cucina e di sala: le persone, i collaboratori. Senza di loro, io non sarei nulla”. E’ per questo che Cocoradicchio a Castelbrando merita l’attenzione dei lettori. Perché un personaggio di grande professionalità, come Antonio Palazzi, con un apostrofo di commozione, dopo tanti anni di lavoro, sa trasmettere ancora – con l’immediatezza della sincerità e della partecipazione -il valore di risorse indispensabili a un territorio: i suoi prodotti autoctoni, certo. Ma soprattutto le persone che a essi si dedicano. Con vera passione.

 


| modificato il:

foto dell'autore

Emanuela Da Ros

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Vittorio Veneto
Leggi altre notizie di Vittorio Veneto

Dello stesso argomento

immagine della news

19/02/2014

Delitto a Castelbrando

Un mistero da risolvere, tra i piatti di Palazzi, i sospetti, e le maschere

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×