Questa mattina l'ultimo saluto a Bruno Rosa, calzolaio per oltre 60 anni
Originario di Este, aveva il suo negozio in centro a Motta
| Angelo Giordano |
MOTTA DI LIVENZA - Saranno celebrati questa mattina alle 10.30 in Duomo a Motta i funerali di Luigi Bruno Rosa, Bruno per tutti, classe 1939, calzolaio per una vita.
Il decesso lunedì sera a causa di un grave male. Era originario di Este, in provincia di Padova. Ha imparato il mestiere a sedici anni. E ha continuato anche durante il servizio militare.
Terminata la leva ha raggiunto i genitori che nel frattempo avevano acquistato un appezzamento di terreno con casa colonica a Cavalier di Gorgo al Monticano.
Nel 1967 sposa una ragazza mottense, Vittoria Mian, che da allora lo ha sempre aiutato e coadiuvato presso il negozio di calzolaio che il marito Bruno nel frattempo ha aperto in Via del Girone a Motta di Livenza, accanto al Duomo, dove ora si trova il WineBar Belive. Più tardi negli anni ha continuato la sua attività presso la propria abitazione di Via Boccassin, fino a quando il male lo ha raggiunto.
Un’attività di calzolaio durata 63 anni; pluripremiato dall’Associazione Confartigianato con attestati di merito fra cui quello di “Maestro d’Opera e d’Esperienza” per «l’impegno profuso con professionalità e serietà» e con la tessera di “Noi Patrimonio del Paese”.
Ha avuto due figli, Dimitri e Maura, quest’ultima sposata con Paolo Camarotto, proprietario di un’azienda ortofrutticola a Lorenzaga; lascia anche quattro nipoti e un pronipote.
Oggi dunque l’ultimo saluto.