Quei benedetti social!
Li chiamano Quelli della generazione online, perché sono iperconnessi. E a volte iperseguiti. Noi li abbiamo “rincorsi” per voi
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TREVISO - “Stai sempre davanti a quel cellulare!”. È probabilmente questa la frase che ogni giovane della generazione Z, che comprende i/le ragazzi/e dagli 11 ai 25 anni, si sente ripetere almeno una volta al giorno dai “più grandi”, quelli che loro chiamano “boomer”.
Nel numero del Quindicinale in uscita ci siamo addentrati nel mondo dei social networks, chiedendo proprio a chi li frequenta di più cosa significhi essere sempre connessi a questa ipnotica realtà parallela. In queste pagine Costanza e Chiara, di Colle Umberto e San Fior, che hanno centinaia di migliaia di followers su TikTok, ci spiegano cosa voglia dire creare video di intrattenimento per il web e avere un pubblico così vasto.
Per Marta De Vivo, conosciuta blogger di diciannove anni di Venezia, i social diventano invece strumento per parlare di attualità e politica, ma al Quindicinale la ragazza racconta anche la sua esperienza con quello che viene considerato il social del futuro: Clubhouse.
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