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28 marzo 2024

Ambiente

Purificatore d'aria: serve a qualcosa o no?

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Purificatore d'aria: serve a qualcosa o no?

Chi non ha mai sentito parlare di un purificatore d'aria probabilmente sarà incuriosito da ciò che tali dispositivi possono, o perlomeno, da ciò che promettono di fare. Un purificatore, o depuratore, ha il compito di eliminare dall'aria che respiriamo particelle nocive come quelle di polvere, fumo, polline e allergeni di varia natura.

 

Con l'inquinamento sempre crescente, fumi e gas di scarico di auto e aziende si insinuano ovunque, persino in casa, ammorbando l'aria che respiriamo quotidianamente. Almeno nel proprio appartamento, quindi, sarebbe bene respirare un po' di aria priva di tali inquinanti.

 

I purificatori sul mercato promettono di trasformare completamente l'aria casalinga, tuttavia, se questa affermazione sembra un po' troppo bella per essere vera, avete completamente ragione.

 

Un dispositivo di questa tipologia è infatti in grado di rimuovere alcune particelle dannose grazie a filtri speciali, tuttavia non può modificare completamente la composizione dell'aria e non impedirà a metalli pesanti, per esempio, di essere inalati.

 

Chi dovrebbe usare un purificatore?

Perché allora è importante acquistarne uno? In realtà, alcune categorie di persone possono effettivamente trarre beneficio da un depuratore d'aria. I soggetti che devono quotidianamente combattere contro acari, polvere, polline, peli di animali domestici e altri allergeni che possono rendere la vita un inferno, riscontreranno un aumento della qualità della vita posizionando un purificatore nelle stanze principali in cui passa gran parte del proprio tempo, come per esempio il salotto o la camera da letto. Basta attivare il purificatore per qualche ora al giorno per trarne immediatamente beneficio.

 

Utilizzare solo questi dispositivi, però, potrebbe non essere una panacea contro tutti i mali, pertanto ricordate sempre di arieggiare la casa aprendo le finestre ogni volta che se ne presenta l'occasione, per esempio almeno una mezz'ora al mattino.

 

Come funziona

Ma come fa il purificatore a svolgere la sua funzione? I prodotti più venduti sul mercato si basano su due tecnologie: filtro HEPA e funzione ionizzatore. Per quanto riguarda il filtro HEPA, acronimo che sta per High Efficiency Particulate Air Filter, è utilizzato oggigiorno in diversi ambiti, da quello biomedico per la prevenzione di batteri e virus fino ai classici aspirapolvere per bloccare allergeni raccolti durante la pulizia casalinga.

 

È normale quindi aspettarsi la sua presenza in un prodotto che funge da purificatore d'aria, grazie alla sua capacità di bloccare il 99,97% di particelle che non superano i 0,3 micron di diametro. I filtri di questa tipologia sono realizzati con foglietti di microfibre a strati e hanno una durata variabile, dettata dall'utilizzo che se ne fa, che va da un minimo di sei mesi a due anni circa. Superato il tempo limite il filtro va sostituito poiché perderà completamente qualsiasi efficacia e capacità filtrante.

 

La seconda tecnologia, quella in grado di ionizzare l'aria, è invece un po' più controversa.

 

Ionizzazione

Uno ione non è altro che un atomo che ha perso o acquistato elettroni. Relativamente alla ionizzazione dell'aria, ci si riferisce generalmente agli ioni negativi, ovvero il risultato che si ha con l'aggiunta di elettroni. A cosa serve, però, ionizzare l'aria? Gli ioni negativi si legano più facilmente alle particelle in sospensione come quelle di polvere, fumo e polline, costringendole a depositarsi sulle superfici.

 

In questo modo possono essere rimosse facilmente con un aspirapolvere, un panno in microfibra o qualsiasi altro procedimento di pulizia, evitando che siano inalate da soggetti allergici. In ultima analisi, dunque, a trarre maggiore beneficio dalla ionizzazione, sono proprio le persone che soffrono di varie allergie, stagionali o meno.

 

Studi in merito non hanno portato a risultati univoci per quanto riguarda la qualità dell'aria respirata dalle persone prive di problemi respiratori, pertanto la ionizzazione dell'aria è ancora vista con profondo scetticismo dalla comunità scientifica.

 

Purificatori sul mercato

I prodotti che promettono miracoli sono molti, ma bisogna guardarsi bene dallo spendere centinaia di euro per un dispositivo del genere. Tra quelli che risultano più convincenti abbiamo il Dyson Pure Cool, recensioni ne elogiano per esempio l'interazione con l'applicazione dedicata per potere controllare il dispositivo anche da remoto.

 

Anche i materiali utilizzati sono di qualità e rispetto a purificatori a basso costo garantisce una resistenza all'usura maggiore, rivelandosi un prodotto ideale per gli utenti che soffrono di allergie anche mentre sono in casa e non sanno più come comportarsi.

 

Il filtro HEPA, in questo caso, è in fibra di vetro ma svolge la stessa funzione di quello classico. L'unico inconveniente è la sostituzione, per la quale sarete obbligati a rivolgervi all'azienda produttrice e non potrete scegliere un filtro compatibile.

 



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