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29 marzo 2024

Treviso

"In provincia di Treviso due aggressioni al mese nei bus della Mom"

La situazione allarmante è stata diffusa oggi nel corso dello sciopero di 8 ore del trasporto pubblico locale

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO - Due aggressioni al mese nei bus della Mom nei primi sei mesi dell’anno. E’ questo l’allarmante bilancio diffuso oggi, 16 settembre, nella giornata di sciopero di 8 ore del trasporto pubblico locale proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro in considerazione delle violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori e capi stazione registrate anche in provincia di Treviso.

Nel corso dei primi sei mesi del 2022 in Mom la media delle aggressioni che hanno costretto conducenti di bus e agenti accertatori a rivolgersi al pronto soccorso per cure mediche è di circa due al mese. La più grave, come dinamica, è stata lo scorso aprile, quando un autista ha subìto ferite da coltello a Nervesa della Battaglia. Il mese peggiore è stato giugno, dove due agenti accertatori a seguito di aggressione a Montebelluna sono dovuti ricorrere alle cure mediche: uno per una distorsione al ginocchio, l’altro per un trauma cranico, mentre un altro conducente ha subìto un trauma facciale a Jesolo.

“La lista delle lesioni si allunga con graffi, spintoni e traumi vari - sottolinea Stefano Bergamin della segreteria Fit Cisl Belluno Treviso -. Alla luce di questi eventi, non è da biasimare chi si è dimesso da agente accertatore cambiando lavoro o ha chiesto all’azienda di passare ad altra mansione. È chiaro che i primi a rimetterci siamo noi lavoratori, perché in prima linea, ma la realtà è che l’intera collettività sta subendo il problema. Il lavoratore subisce i danni in prima persona, ma le conseguenze sono per tutti, basti pensare che sono stati refertati almeno 100 giorni di infortunio causa aggressioni da gennaio a giugno. Questo significa che Mom, che già soffre la carenza di autisti e controllori, ha dovuto sopperire anche a queste assenze. Bisogna inoltre tener presente che i costi per l’infortunio ricadono sull’intera collettività”.

La nota positiva è che nei mesi di luglio e agosto non ci sono state aggressioni gravi che hanno richiesto l’intervento sanitario. Un passo in avanti legato probabilmente agli accordi stretti da Mom con la Prefettura, la Questura e i Vigili urbani di Treviso, che sono sempre stati presenti in caso di richiesta d’intervento. “Questa è la strada da percorrere - prosegue Bergamin - per garantire un futuro in sicurezza per tutti noi. Nel corso degli anni, il lavoro dell’autoferrotranviere è andato via via sempre peggiorando. Si pensi all’aumento del traffico nelle strade, ai mezzi sempre più ingombranti, ai turni di lavoro con sempre più disagi, ma quello che non è più sopportabile è la maleducazione di alcuni utenti che arriva all’arroganza e nei casi peggiori si trasforma in vere e proprie aggressioni. La soluzione di questo problema sarà a vantaggio a tutti, perché questa deve essere una battaglia di civiltà, una battaglia per la sicurezza dei lavoratori e la tranquillità degli utenti che fanno uso dei mezzi pubblici”.

 



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Isabella Loschi

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