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23 aprile 2024

Conegliano

Pronti per Halloween? Marco Morgana ci mostra la sua casa “stregata”

Strega, sacerdote-ssa di Hekate e Athena, il coneglianese ci spiega cosa si festeggia il 31 ottobre

| Stefania De Bastiani |

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Pronti per Halloween? Marco Morgana ci mostra la sua casa “stregata”

CONEGLIANO - Non chiamatela americanata. Halloween è una “festa sacra”, che ha “le sue radici e tradizioni anche in Italia, anche in Veneto”. Parola di Morgana Marco Vettorel, strega, sacerdote-ssa di Hekate e Athena, che vive a Conegliano e che si sta preparando per il 31 ottobre da circa due mesi. La casa di Marco Morgana si trova in una zona residenziale di Conegliano e, a ottobre, si fa notare.

Centinaia di zucche, streghe, teschi, luci, candele, un cimitero, e un gatto nero (vero), rendono la sua abitazione magica. E lo è davvero, al di là degli addobbi commerciali, come li chiama lui stesso. Passando per un giardino preparato che neanche il set di Hocus Pocus, si entra in una casa dove l’arancione e il nero - colori di Halloween per antonomasia - dominano. Tra zucche vere intagliate, adesive, e zucche di plastica e ceramica, se ne potrebbero contare oltre 500. Poi ci sono le streghe, i fantasmi, i gatti. In cucina l’altare per i defunti, con candele e offerte. E potremmo stare qui a descrivere a lungo una casa che accoglie e colpisce, ma cosa c’è dietro?

“La festa più importante dell’anno”, risponde senza indugio Marco Morgana. Co-autore della pagina Facebook e Instagram Le vere origini di halloween, Marco ci tiene a spiegare che non c’è nulla di americano-commerciale, né tantomeno di satanico, in questa festività. “E’ un momento dedicato ai defunti - riferisce - Si crede che il confine tra noi e loro sparisca e che in quest’occasione si possa comunicare con loro. Halloween è anche rinascita: per gli antichi Celti il 31 ottobre si celebra Samhain, che significa “fine dell’estate”, l’entrata nella stagione fredda che segnava l’ultimo raccolto. E durante questa magica notte gli spiriti degli antenati tornavano in visita ai parenti, per indirizzarli verso casa. Per i celti ogni cosa nasceva dall’oscurità (nel ventre materno c’è buio), e da questa oscurità si giunge alla parte luminosa, al nuovo anno”.

Ovvia la domanda che rivolgiamo a Marco: e tu cosa fai ad Halloween?

“Organizzo una cena con degli amici, ci mascheriamo, prepariamo un posto a tavola anche per i defunti. Eseguiamo anche un piccolo rito, semplice: scriviamo su un foglio tutto ciò che non ci è piaciuto nel vecchio anno, ciò che vogliamo scacciare, e gli diamo fuoco”.

Qualcuno viene a chiedere “dolcetto o scherzetto”?

“Ogni anno sempre più bambini vengono a suonare il campanello, e per ognuno di loro ho pronto un sacchetto pieno di dolci. Arrivano anche da lontano - sorride Marco - ormai si è sparsa la voce che qui, Halloween, viene festeggiato come si deve”.

 


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