TREVISO - Continua costantemente il flusso di arrivi nella Marca di persone in fuga dalla guerra. La maggior parte sono donne e bambini. Fino ad oggi sono circa 1800 i profughi arrivati nel nel nostro territorio, di cui la metà (964) sono minorenni. Finora i profughi arrivati nella Marca sono stati ospitati da amici e parenti, o, in caso di positività al Covid, al Covid hotel di Valdobbiadene, dove attualmente ci sono 26 persone.

L’Ulss2, dall’arrivo dei primi profughi iniziato ormai più di due settimane fa ad oggi, ha somministrato 2.040 tamponi negli hub allestiti per la prima accoglienza sanitaria, dove sono state già consegnate 900 tessere sanitarie provvisorie. “Sul totale dei tamponi eseguiti sono state registrate 24 positività”, ha confermato oggi l’Ulss2 facendo il punto sulla situazione Covid nella Marca, “Tra i profughi ucraini abbiamo attualmente tre ricoverati in ospedale: una donna in gravidanza ricoverata nel reparto di Ginecologia al Cà Foncello e due uomini con patologie croniche”, spiega il direttore generale Francesco Benazzi.

Continua, ma con poco successo, il lavoro per la vaccinazione contro il Covid. “Fino ad ora soltanto il 20% dei profughi arrivati dall’Ucraina ha accettato di aderire alla campagna di vaccinazione. Gli altri si rifiutano, non vogliono farlo. D’altronde non è obbligatorio. Se dovranno o vorranno fare attività che prevedono il Green Pass base, noi siamo disponibili a fare i tamponi”. L'Ulss2 sta anche lavorando alla creazione di un opuscolo informativo scritto in italiano e in ucraino e distribuito con la collaborazione della Caritas, per aiutare i rifugiati a contattare ambulatori e numeri di riferimento in caso di necessità.