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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

"I profughi sono una risorsa", vescovo "bacchetta" i sindaci sull'accoglienza

Il consigliere Da Re si dice "risentito": "Eccessivo buonismo"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

VITTORIO VENETO - “Non siamo andati a cercali. Nessuno desidera che questi flussi continuino, ma ci sono: è un fatto di fatto. E chi dice di aiutare i profughi a casa loro e fa certi ragionamenti vuol dire che non ha voglia di dare una mano”. Duro monito ai sindaci quello del vescovo di Vittorio Veneto Mons. Corrado Pizziolo che, su La Tenda TV, invita i primi cittadini ad ascoltare il Prefetto. “Se i sindaci si mettono contro stanno opponendosi al quella che è una legittima richiesta dello stato”, dichiara Pizziolo, facendo notare che non c’è nessuna invasione, ma che ogni comune potrebbe fare un piccolo sforzo di accoglienza, senza scoppiare.

 

Oltre alla richiesta del Prefetto, c’è l’invito del Papa, che ogni cristiano dovrebbe seguire. “Mi fa impressione - commenta il vescovo - che alcuni sbandierano le parole di papa Francesco quando fa comodo e di fronte agli inviti all’accoglienza chiudono le orecchie”.

Pizziolo fa anche notare come i profughi possano essere una vera risorsa. “Noi abbiamo assoluto bisogno di braccia e di manodopera: l’accoglienza un domani potrebbe rivelare aspetti e ricadute positive anche per la nostra economia”. “Dimentichiamo - dichiara inoltre il vescovo - che Gesù è stato profugo in Egitto e la famiglia di Nazareth era una famiglia di profughi come quelle che vediamo oggi”.

 

“Se delle persone rischiano di morire durante la traversata in mare - fa inoltre notare il vescovo -  significa che scappano da situazioni ancora peggiori, non mi sembra tanto difficile capirlo”.

Eppure, per qualcuno, è difficile.

E’ quasi impossibile per l’ex sindaco di Vittorio Veneto e attuale consigliere leghista Gian Antonio Da Re, convinto che chi mette a repentaglio la propria vita attraversando il Nord Africa e il Mediterraneo con mezzi e modi di fortuna, chi vende tutto, lascia i propri cari, la propria casa, il proprio paese martoriato da guerre, carestie, dittature, persecuzioni di cui possiamo avere testimonianza diretta, lo fa per sottostare a un disegno atto a "distruggere la grande Europa".

“La maggior parte degli stranieri che arrivano - questa la visione di Da Re - non fuggono affatto dalla guerra, ma per volontà di indurre la migrazione da parte dei potentati massonici mondiali per una mera questione economica e di profitti miliardari”.

 

Il consigliere leghista si è detto molto risentito dal monito del vescovo ai sindaci: “Il buonismo eccessivo e ad ogni costo della chiesa, sta minando davvero il tessuto sociale dei comuni, grazie proprio a personaggi come questi e a quelli che ci mandano qui da mesi" .

"Ho capito che il Vescovo vive nel suo castello - conclude Da Re -  ma c’è gente che vive tutti i giorni una realtà del tutto diversa da quella che vede lui. Caricare sui sindaci le scelte politiche mondiali, con l’avallo della chiesa, è davvero brutto e meschino. La grande conflittualità che si sta vivendo all’interno della chiesa nasce soprattutto da questo problema. C’è uno scontro in atto tra culture diverse e religioni difficilmente assimilabili. La conflittualità tra gli ordinamenti cardinalizi con il Santo Padre nasce dall’ottusità di non voler capire la grande manovra in atto organizzata dai potentati mondiali massonici che alimentano, credono e sperano con l’immigrazione incontrollata e destabilizzante di distruggere la grande Europa".

 

Intervista al Vescovo su la Tenda TV

 



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Stefania De Bastiani

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