Prende la licenza di terza media per aiutare le figlie nello studio: 37enne marocchina porta una tesi sul razzismo
"Sono stata anche io vittima di razzismo, ma non mi sono mai sentita diversa o inferiore”
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Ognuno di noi è stato razzista anche solo per una volta nella sua vita. Sono straniera ho il foulard e ho subito tante volte e in vari modi il razzismo. Non mi sono mai sentita diversa o inferiore al contrario quelle parole mi hanno dato più forza”.
Inizia così la tesina di Loubna Sakkal, donna marocchina di 37 anni che da anni vive a Treviso, che quest’anno è riuscita a raggiungere il suo prezioso e importante traguardo: la licenza media.
Una donna forte, mamma di 4 figli che, nonostante le difficoltà linguistiche, culturali ed economiche, proprio per aiutare nello studio le sue figlie, che frequentano la scuola media Martini e scuola elementare Masaccio, ha frequentato il Centro per l’istruzione degli adulti Alberto Manzi fino a completare il percorso di studi.
Per l’esame di terza media ha portato una tesina sul razzismo, lei che più volte ne è stata vittima e testimone, dando un grande insegnamento a tutti noi.
"Razzismo" che lei stessa scrive “si trasforma in bullismo nelle scuole ed è brutta esperienza per i più piccoli, li segna per sempre”. Lo paragona a “un virus o una malattia”, ma aggiunge: “al contrario di queste due basta poco per guarire. Basta capire che siamo diversi ma siamo uguali abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri”.
Per Loubna Sakka per combattere il razzismo è necessario “insegnare ai più piccoli a casa e nelle scuole, dalla materna all'università, il rispetto verso l'altro, aiutare il prossimo, reagire subito e difendere la vittima del razzismo, nelle scuole sul posto di lavoro. nelle strade. Ovunque ci sia l'ignoranza. Mano nella mano contro il razzismo”.