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25 aprile 2024

Oderzo Motta

Premio Mazzotti, in gara 165 opere da 73 case editrici

Nella storia del concorso è l’adesione più alta mai rilevata dopo quella del 2016, quando si registrarono 186 volumi

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Premio Mazzotti, in gara 165 opere da 73 case editrici

SAN POLO DI PIAVE - La XXXIX edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, prestigioso concorso “per libri di montagna, alpinismo, esplorazione - viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie sulla civiltà veneta” dedicato alla figura e all’opera di Giuseppe Mazzotti, entra nel vivo, all’insegna del rinnovamento e della ripartenza post pandemia.

Il primo segnale è dato dalla numerosa partecipazione, che si attesta a 165 volumi da 73 case editrici, seconda solo a quella registrata nel 2016 (186 opere), il secondo è il cambio alla presidenza, che vede Pier Francesco Ghetti (nella foto), già rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, succede a Roberto De Martin.

La partecipazione. Il bando di partecipazione è scaduto lo scorso 10 maggio e le opere iscritte risultano distribuite in modo omogeneo nelle tre sezioni di gara di quest’anno: 52 in “Montagna: cultura e civiltà”, 63 in “Esplorazione – viaggi” e 50 in “Finestra sulle Venezie”.

L’elenco dei titoli dei libri partecipanti restituisce una visione ampia e poliedrica del Premio, in ideale continuità con l’eclettismo dell’intellettuale trevigiano Giuseppe Mazzotti, una delle personalità di maggiore spicco della cultura veneta e nazionale contemporanea, per 37 anni direttore dell’Ente Provinciale per il Turismo di Treviso, alpinista, scrittore, gastronomo, consigliere del Touring Club, scomparso quarant’anni fa. La giuria, in particolare, ne sottolinea l’elevata e diffusa qualità, che non renderà semplice la scelta.

Ad esaminare le opere è chiamata la Giuria, composta da importanti personalità della cultura: Margherita Azzi Visentini, Salvatore Giannella, Alessandro Vanoli, Alessandro Giorgetta, Domenico Luciani, ai quali quest’anno si aggiungono Benedetta Castiglioni, professore associato di Geografia al Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università degli Studi di Padova e impegnata da un ventennio nella ricerca sulle relazioni tra paesaggio e società, e Paola Gigliotti, docente di Sport dell’ambiente all’Università di Perugia e medico di gara delle maggiori competizioni nazionali ed internazionali estive e invernali di sport di montagna che si svolgono nel territorio dell’Alta Pusteria.

Il verdetto della Giuria arriverà a fine ottobre e la cerimonia delle premiazioni si terrà con ogni probabilità in presenza a Treviso.

Il nuovo presidente. Martedì 25 maggio, in occasione della prima seduta del neoeletto Consiglio Direttivo, è stato ufficialmente nominato il nuovo presidente, che succede a Roberto De Martin e ricoprirà la carica fino al 2023: si tratta di Pier Francesco Ghetti, ecologo e idrobiologo, già rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e presidente del Centro internazionale Civiltà dell’Acqua, direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca' Foscari di Venezia.
 

 



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