A Preganziol, Rio Selva, dall’orto al cohousing: vivere secondo natura

Un progetto che va ben oltre l’agricoltura biologica e sociale

| Sara Armellin |

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PREGANZIOL - Entrare nel mondo della Biofattoria Rio Selva è un’esperienza che va ben oltre gli aspetti agricoli e bucolici che le belle storie di campagna sanno regalare: qui l’agricoltura è solo una parte, un tassello sinergico inserito in un progetto con visioni che definire ampie è a dir poco riduttivo. Del resto i fondatori sono due persone decisamente precursori dei tempi, tra i primi in Italia a credere nel biologico: Bruno Moro e la moglie, da poco scomparsa, Anna Maria Cagnin, che fin dagli anni 60 hanno vissuto e agito per concretizzare un modello di vita nel quale la Natura, intesa come uomo e ambiente, possa convivere nella bellezza e ampiezza della sua diversità.

Il tutto in un angolo di campagna tra Preganziol e Zerman dove tra bosco, campi, orto e laghi gli ettari a disposizione sono quasi 12 e il rumore delle auto non arriva. Bruno, con i suoi quasi 80 anni, ora osserva con bonaria paternità il prosieguo del progetto, che ha trovato nella braccia forti e nella mente frizzante di Domenico, classe 1982 e nella sua compagna Francesca, terreno più che fertile.

Domenico gestisce la Biofattoria Rioselva e vive nel rustico settecentesco che Bruno e AnnaMaria hanno restaurato negli anni per concretizzare la loro idea di cohousing: al momento ci abitano 4 famiglie, ognuna con le proprie stanze private ma condividendo la cura di spazi comuni dove le generazioni convivono e le idee si alimentano. I bambini crescono così in un contesto decisamente stimolante, dove la natura è parte dell’equilibrio grazie all’attività della Biofattoria Didattica.

Non mancano infatti numerosi animali – asini, pecore, caprette, galli, galline, anatre, porcellini d’india, conigli – che, oltre a farsi coccolare dai bambini del cohousing, allietano anche i tanti che accorrono per frequentare le numerose e variegate proposte educative: centri estivi, giornate aperte, laboratori, incontri inseriti in un ampio progetto di educazione in natura. 

La Biofattoria Rio Selva affonda chiaramente le sue radici nell’agricoltura e vive principalmente dei prodotti della terra: tra orto e campi, Domenico e i suoi aiutanti ricavano foraggio per gli animali, cereali che vengono valorizzati in farine per pane, pizze e grissini; ortaggi e frutta di stagione che, oltre all’utilizzo nell’agriturismo che è aperto al pubblico nei fine settimana e per diversi eventi, vengono venduti sfusi o trasformati in conserve e composte.

Il tutto è in vendita sia presso l’azienda agricola, sia con un distretto di Economia Solidale denominato Oltreconfin, che comprende diverse aziende agricole tra Trevigiano e Veneziano unite nella visione di agroecologia e ben organizzate con mercatini, consegne a domicilio e punti vendita itineranti. Il tutto permeato dalla visione che acquistare cibo locale, prodotto nel rispetto della terra e di chi la lavora, è una piccola azione che può contribuire al miglioramento della società e dell’ambiente.

La consapevolezza che noi consumatori, con i nostri singoli acquisti, incidiamo non solo sull’andamento dell’economia, ma lasciamo anche la nostra impronta ecologica dovrebbe essere infatti alla base di ogni singola spesa. Prendetevi una mezza giornata per visitare questa realtà che va ben oltre l’agricoltura: gli eventi aperti al pubblico non mancano, così la voglia delle persone che vivono e lavorano a Rio Selva di condividere spazi e idee. Tornerete a casa con ortaggi sani, un sorriso sulle labbra e tanta curiosità verso il tema delle Comunità a Supporto dell’Agricoltura. Buona scoperta!

 



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Sara Armellin

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