16/04/2024temporale

17/04/2024possibili temporali

18/04/2024pioggia debole e schiarite

16 aprile 2024

Montebelluna

PRAC, RADDOPPIANO I "BUCHI"

Critico il Comune di Montebelluna che condanna il nuovo piano cave

| |

| |

PRAC, RADDOPPIANO I

Montebelluna – Le cave raddoppiano. Pronto il nuovo piano cave. La giunta regionale l’ha approvato, ora non resta che il vaglio del consiglio. L’Ate 9, la Cava Caravaggio ai confini tra i comuni di Montebelluna e Altivole, passerà da 433.798 metri di superficie a 821.652 metri. Vuol dire che oltre ai 6.600.000 metri cubi di ghiaia sarà possibile estrarne altri 2.248.130. L’Ate 11 - le cave Montebelluna, Zapparè, Campilonghi e San Gaetano - che attualmente si sviluppa su una superficie di 763.513 metri quadri diventerà di 1.797.707 metri, dando la possibilità di aggiungere altri 4.677.570 metri cubi di ghiaia agli 11.953.642 che già si possono estrarre.

Critico il Comune di Montebelluna. L’assessore all’Ambiente Franco Andolfato condanna il Prac. «Lo scorso 21 ottobre è stato approvato dalla Giunta Regionale del Veneto il Prac, Piano Regionale Attività di Cava – afferma -. L’approvazione, come per molti piani di carattere urbanistico, ha seguito l’adozione, avvenuta nell’ottobre del 2003, e il successivo esame di oltre 350 osservazioni pervenute in Regione, tra cui quello del Comune di Montebelluna. Il Prac è, secondo la legge regionale n. 44 del 1982, lo strumento generale per la pianificazione dell’attività di cava: doveva essere adottato dalla Giunta regionale entro 150 giorni e successivamente approvato dal Consiglio. In realtà da oltre 25 anni ci si trova un regime provvisorio e le autorizzazione all’escavazione sono state via via rilasciate dalla Regione in assenza di qualsiasi pianificazione».

«Le notizie apparse sui giornali – aggiunge - hanno evidenziato il ridimensionamento del fabbisogno operato dalla Giunta Regionale, con una riduzione del quantitativo annuo previsto dal Prac per i prossimi 20 anni da oltre 17.000.000 di metri cubi all’anno a 13.650.000. Si tratta però solo di un’operazione cosmetica, visto che i dati riportati nelle relazioni regionali stesse indicano una produzione media dell’estrazione di ghiaie e sabbie nell’ultimo decennio stata di circa 9.000.000 mc/anno: quindi il fabbisogno “ridimensionato” previsto dalla Regione supera di gran lunga la già elevata quantità di ghiaie attualmente estratta».

«Va anche tenuto conto – afferma ancora - che, sempre dai dati ufficiali regionali, ad oggi è già autorizzata l’estrazione di oltre 105 milioni di metri cubi di ghiaia, di cui 83 milioni nella sola provincia di Treviso. Dato che gli oltre 13 milioni di metri cubi che il Piano prevede di scavare sono aggiuntivi rispetto a quelli già autorizzati, è evidente che si tratta tutt’altro che di un ridimensionamento».

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Montebelluna
Leggi altre notizie di Montebelluna

Dossier

LO SPETTRO DELLE CAVE

Uno spettro si aggira per il trevigiano. Lo spettro della riapertura delle vecchie cave.

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×