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29 marzo 2024

Treviso

Portare a scuola tutti gli studenti? Missione impossibile. Parola di Mom

Per il presidente Colladon bisognerebbe raddoppiare il numero di mezzi attualmente a disposizione e trovare autisti che non ci sono. "Unica possibilità: ingressi a scuola fino alle dieci".

| Roberto Grigoletto |

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Portare a scuola tutti gli studenti? Missione impossibile. Parola di Mom

TREVISO -Pronti no, non lo siamo. E come potremmo esserlo? “ - ci risponde al telefono, tra una riunione e l’altra il presidente della Mom, Giacomo Colladon. La decisione del Governo di riportare in presenza al cento per cento gli studenti di ogni ordine e grado ha impresso una accelerata ai piani delle società di trasporto.

Il “deus ex machina” di Mom non perde la calma, ma di certo le cose non le manda a dire neanche stavolta: “Che senso ha tornare tutti in classe a quaranta giorni dalla fine dell’anno scolastico?” Per Colladon meglio, molto meglio sarebbe continuare a lavorare per un avvio liscio, senza intoppi con la ripresa della scuola a settembre. La sensazione - che è invero una ragionevole certezza - è di essere allo stesso punto, quello di partenza. Governo, Regione, Prefettura, Uffici scolastici di riunioni  e di vertici ne hanno fatte e rifatte tutti i mesi di questo tribolato anno scolastico. Aggiustando ogni volta il tiro, a seconda delle chiusure, delle riaperture e delle semiaperture.

Piani di intervento per il 50. Poi per il 75. Ma al 100 per cento, sotto sotto, nessuno probabilmente ha mai creduto. “Dovremmo raddoppiare la flotta” - taglia corto Colladon - “ 450 mezzi in più”. Tanti, ma forse bussando alle ditte private si potrebbero anche trovare... “È vero. Gli autisti, invece? C’è qualcuno che li fabbrica? Non ce ne sono di disponibili neanche nelle aziende private”. Magari al settantacinque per cento ci si potrebbe arrivare. Del resto durante le vacanze di Natale in Prefettura si era lavorato sodo per approntare un rientro fino ai tre quarti della popolazione scolastica. “Ma poi, parliamoci chiaro, non è nemmeno soltanto un problema di trasporto: anche gli istituti scolastici devono potersi riorganizzare”.

Nessuna speranza quindi per una chiusura d’anno scolastico in bellezza. “A meno che...” - dice chiaro e tondo il presidente della Mobilità di Marca - “non si ricorra alle maglie larghe nei turni di ingresso a scuola. In città problemi non ce ne sono, con le entrate scaglionate tra le otto e le nove. Il problema per noi è l’extra urbano. Se gli istituti scolastici prevedessero di far arrivare gli studenti entro le dieci, con i mezzi a disposizione potremmo compiere un doppio giro”. E il cento per cento potrebbe anche non essere più quel miraggio che invece è ora.

 


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