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28 marzo 2025

Montebelluna

Ponte di Vidor: “Progetto impattante e costosissimo. Chi lo gestirà? Regione Veneto chiarisca”

Interrogazione in regione del consigliere Zanoni di Europa Verde

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

ponte di Vidor

VIDOR / CROCETTA DEL MONTELLO – Il consigliere regionale veneto Andrea Zanoni di Europa Verde interviene sul progetto di realizzazione di un nuovo ponte che andrà a sostituire quello esistente di Vidor. Da inizio anno è in corso la procedura della valutazione di impatto ambientale nelle sue fasi preliminari, presso la Provincia di Treviso, del progetto definitivo del ponte di Vidor denominato “Nuova viabilità di collegamento della destra e sinistra Piave alla Superstrada Pedemontana Veneta Comune di Vidor e di Crocetta del Montello”. «Il progetto riguarda un tracciato di circa 5 km in alcune zone caratterizzate da criticità idrogeologiche, ambientali e tecniche, inclusa la realizzazione del nuovo Ponte di Vidor, una porzione di 1,9 km, in prossimità del centro abitato di Crocetta del Montello, inoltre andrà ad impattare in un sito di Rete Natura 2000, le grave del Piave, protetto per la sua valenza ambientale a nome di 500 milioni di cittadini europei – spiega Zanoni -. Questo progetto tocca i 100 milioni di euro, col rischio di rialzi a seconda degli umori dei politici decisori (130 milioni stando a quanto riportato dall'Assessore provinciale Sartor). Eppure, nel 2021 Veneto Strade S.p.A. aveva elaborato una ipotesi di tracciato alternativo più corto di 1 km, il cui costo era stimato in ‘soli’ 47 milioni di euro».

 

Il consigliere regionale di EV prosegue: «Al salasso economico va aggiunto il rilevante peso ambientale e paesaggistico, stante le previsioni del nuovo progetto, che prevede, tra gli altri, la creazione di svincoli da Area Ghiaia a Croce del Gallo, con costruzione di una nuova rotatoria del diametro di 56 metri, nonché la realizzazione del nuovo ponte di scavalco Brentella. Va segnalato, inoltre, che il progetto di Veneto Strade S.p.A. del 2021, oltre a essere più economico risultava anche meno impattante dal punto di vista ambientale. Credo che nell’epoca dei cambiamenti climatici e delle vacche magre sia necessario rivedere quali siano le reali priorità e fare una seria valutazione sulla necessità di grandi opere come queste!». Andrea Zanoni quindi conclude con un annuncio: «Ciliegina sulla torta è la poca chiarezza su quale ente dovrà, ultimato il progetto, farsene carico, essendo del tutto evidente che a un’opera di tale imponenza conseguirà una manutenzione, non solo ordinaria, di particolare importanza che per l’ente che se ne dovrà occupare significa costi ingenti da mettere a bilancio. Per questo motivo ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale, sottoscritta anche dal collega Renzo Masolo, rivolgendomi all’assessore regionale alle infrastrutture, per sapere se è conoscenza delle ipotesi della futura gestione del nuovo Ponte di Vidor, anche alla luce della Convenzione sottoscritta in data 17/03/2023 tra Regione del Veneto, le Province di Belluno, Verona, Treviso ed Anas S.p.A.».
 


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