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07 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Pomponio Amalteo bombardato di "schit"

Ci troviamo con un nuovo restauro da appaltare e con un danno agli affreschi che dalla prossima primavera aumenterà

| Michele Bastanzetti |

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| Michele Bastanzetti |

museo della battaglia

VITTORIO VENETO - Poeti famosi a partire da Dante, vedi nel Purgatorio, fino a quelli meno noti; non credo esista un volatile che come la rondine abbia ispirato così tanti lirici versi. Citiamo, tra i tanti, Umberto Saba: “Quest’anno la partenza delle rondini mi stringerà per un pensiero il cuore…”.

 

Le giovani rondini son partite da poco per una lunga trasvolata mediterranea inseguendo la calda luce del sole e, pesticidi permettendo, le rivedremo alacri in primavera riparare con paglia e fango il vecchio nido famigliare. E qui sta il pensiero che un pochino ci stringe il cuore, come a Saba; qui sta il problema. La Loggia detta del Sansovino in piazza Cattedrale agli inizi del Cinquecento venne eretta come sede della autorità civica; lì si espresse il primo abbozzo di democrazia cenedese. Il piano terra che per 70 anni ospitò alcuni pezzi importanti del Museo della Battaglia venne affrescato con tre grandi e vivide opere di Pomponio Amalteo. Le rondini non potevano trovare un posto più affascinante ed esclusivo per farvi il nido. E sarebbe anche bello, rallegrante, il garrulo saettar in acrobazie volanti nello storico spazio se… non fosse per le corrosive deiezioni che nelle virate vanno a bersagliare l’opera del povero Pomponio, immeritevole di tanto guano iconoclasta.

 

Il problema non è nuovo e già nel passato costrinse non solo a costosi restauri ma anche alla asportazione dei nidi. Operazione quest’ultima che è crudele se effettuata nel momento della nidificazione ed inutile in quanto le rondini, senza perdersi d’animo, presto li ricostruiscono dove e come erano. La soluzione del problema, unica e definitiva, è quella di tendere una rete sul soffitto, a fil di travi, come già proposto anche in occasione del restauro antisismico fatto al Museo Battaglia nel 2012-13. Proposta che, in quanto sensata, non poteva che cader nel vuoto e così ora ci troviamo con un nuovo restauro da appaltare e con un danno agli affreschi che dalla prossima primavera aumenterà.

 


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Michele Bastanzetti

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