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19 aprile 2024

Mogliano

Poli logistici a Casale e Roncade: "Subito un tavolo con Regione e Comuni"

Il Pd alla Provincia di Treviso: "Marcon assuma un’iniziativa di coordinamento che permetta di valutare tutte le soluzioni possibili"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

polo logistico Casale

CASALE - Continua a fare discutere la possibile realizzazione di due poli logistici a Casale sul Sile e Roncade. Per per fare chiarezza e coordinare i progetti dei due territori, geograficamente molto vicini, il Partito democratico chiede l’intervento della Provincia per una pianificazione territoriale e l’istituzione di un tavolo con la Regione, le amministrazioni comunali coinvolte, le parti sociali e tutti i portatori di interesse del territorio, così come qualche settimana fa lo aveva invocato la Confcommercio.

“È sotto gli occhi di tutti che, per effetto delle decisioni autonome e scoordinate delle amministrazioni comunali di Casale sul Sile e di Roncade, si stia profilando, su un’area a cavallo tra le province di Treviso e Venezia, la nascita di quello che sarà a tutti gli effetti il terzo polo logistico del Veneto” – affermano Giovanni Zorzi, Andrea Zanoni e Matteo Favero, rispettivamente segretario provinciale, consigliere regionale e responsabile provinciale ambiente e infrastrutture del Partito Democratico di Treviso.

“L’area interessata, che andrebbe a occupare ben 700mila mq, è già congestionata di traffico e di zone industriali, in una provincia, quella di Treviso, che è la seconda per consumo di suolo in Italia. Troviamo profondamente sbagliato che a decidere di promuovere insediamenti di queste dimensioni siano gli interessi privati dei colossi dell’economia globale o di qualche fondo immobiliare. Le ricadute di queste scelte non restano all’interno né delle proprietà dei terreni ceduti né dei confini dei singoli comuni, ma interessano la qualità della vita, dell’ambiente e dell’economia di aree molto più vaste”.

“È urgente - sottolineano - un’iniziativa di coordinamento per assumere una visione complessiva che tenti di allineare gli interessi del privato ai bisogni delle comunità e che permetta di valutare tutte le soluzioni possibili. Se serve in Veneto un polo logistico orientato verso la direttrice per Trieste, collegato alle principali vie di comunicazione (autostrada, aeroporto e porto), perché non verificare tra le numerose aree produttive sottoutilizzate. Secondo Confartigianato e Iuav i capannoni dismessi in Veneto sono ben oltre 11mila, il 12% del totale, e di questi 11mila, il 57% è costituito da strutture riutilizzabili, circa 6mila. Per renderci conto di questa situazione è sufficiente andare a Silea o a Villorba nella zona industriale, solo per stare nella nostra provincia. Questo è solo un esempio delle possibili valutazioni strategiche che non possono essere lasciate in capo ai singoli comuni”. 

 


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Isabella Loschi

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